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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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Alla fine degli anni ’60, l’approccio di Baran aveva attratto diversi studiosi, a<br />

cominciare da Andre Gunder Frank, proveniente dall’università di Chicago e<br />

trasferitosi a lavorare in America latina.<br />

Il contributo <strong>del</strong> sociologo tedesco è importante <strong>per</strong>ché <strong>per</strong> la prima volta si<br />

individua nel capitalismo il vero motivo <strong>del</strong> sottosviluppo. A differenza di Marx, <strong>per</strong><br />

il quale il capitalismo era un passaggio necessario, e a differenza di Baran, <strong>per</strong> il<br />

quale il capitalismo era diventato un ostacolo nel progresso <strong>del</strong>l’uomo, Frank<br />

credeva che il sottosviluppo fosse causato dal capitalismo.La sua tesi si ricollegava in<br />

parte alle conclusioni <strong>del</strong>la teoria <strong>del</strong>l’im<strong>per</strong>ialismo di Lenin, alla quale si accennerà<br />

tra poco, secondo cui lo sviluppo capitalistico dei sistemi metropolitani si era<br />

affermato a danno <strong>del</strong>le colonie sottosviluppate attraverso l’esproprio <strong>del</strong> loro<br />

surplus. Affermando che capitalismo e sottosviluppo erano parte <strong>del</strong>lo stesso sistema,<br />

Frank sosteneva che soltanto a causa <strong>del</strong>l’infiltrazione <strong>del</strong> capitalismo che i paesi<br />

<strong>del</strong>l’America Latina erano stati colpita da sottosviluppo. Secondo il sociologo<br />

tedesco la borghesia era incapace di sostenere quel ruolo progressista che aveva<br />

avuto in Europa <strong>per</strong>ché essa era membra (e servile) di <strong>una</strong> classe internazionale di<br />

proprietari.<br />

Grazie all’economista senegalese Samir Amin, che usò l’apporto analitico <strong>del</strong>la<br />

teoria <strong>del</strong>lo scambio ineguale di Arghiri Emmanuel, il <strong>paradigma</strong> neomarxista si<br />

andava definendo in modo più rigoroso, accentuando l’importanza <strong>del</strong>l’estrazione di<br />

surplus attraverso il commercio, <strong>del</strong>ineando le prospettive di sviluppo <strong>del</strong> modo di<br />

produzione capitalistico in relazione alla specifica posizione nell’economia<br />

internazionale, sottolineando la contrapposizione tra centro e <strong>per</strong>iferia che<br />

evidenziava un interesse convergente di tutte le classi dominanti (sia nei paesi <strong>del</strong><br />

centro che in quelli <strong>per</strong>iferici) a non favorire lo sviluppo di un capitalismo produttivo<br />

nelle <strong>per</strong>iferie.<br />

Egli individuava il rimedio non tanto nello sviluppo che avrebbe fatto crescere<br />

gradualmente i livelli di produttività <strong>del</strong> lavoro e i salari reali nei paesi in via di<br />

sviluppo, quanto alla “liberazione <strong>del</strong>la <strong>per</strong>iferia” attraverso la rivoluzione socialista,<br />

poiché il socialismo totale sarà necessariamente fondato su un’economia moderna a<br />

produttività elevata”(Amin, 1977).<br />

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