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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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come è stato precocemente denunciato da Amin e Tomaney (1995), <strong>una</strong> semplice<br />

“decentralizzazione” di mo<strong>del</strong>li di sviluppo im<strong>per</strong>niati sulla mera competitività<br />

economica. (De Luca, Salone, 2008, p. 66).”<br />

In quest’ottica è possibile integrare lo sviluppo locale con l’economia <strong>civile</strong><br />

formalizzando il concetto di sviluppo <strong>civile</strong>, valorizzando, come dice Amin, la<br />

ricchezza dei luoghi, attraverso la produzione di beni collettivi locali e la<br />

valorizzazione <strong>del</strong> capitale sociale (Trigilia, 2005).<br />

Il concetto di capitale sociale 2 come le relazioni sociali tra soggetti individuali,<br />

assume, nell’ottica <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>civile</strong>, un significato importante poiché in alcune<br />

circostanze il capitale sociale diviene sinonimo di cultura civica (civicness), cioè <strong>una</strong><br />

cultura condivisa che limiti i comportamenti opportunistici e favorisce la<br />

coo<strong>per</strong>azione. (Trigilia, 2005, capitolo secondo)<br />

Emerge un nuovo <strong>paradigma</strong> <strong>del</strong>lo sviluppo locale che non è basato né sulle<br />

impostazioni gerarchiche <strong>del</strong>la vecchia programmazione né sul riduzionismo <strong>del</strong>le<br />

retoriche <strong>del</strong>lo sviluppo locale (il localismo) 3 (Salone, 2007, p. 93), che rischiano di<br />

trascurare le relazioni con i soggetti esterni al territorio, focalizzandosi<br />

eccessivamente sul capitale sociale insito al territorio stesso. Elementi centrali di<br />

questo nuovo <strong>paradigma</strong> sono:<br />

• Una governance di multi- livello, che coordinando le varie istituzioni ed i vari<br />

stakeholders, non deve trascurare attori <strong>del</strong>la società <strong>civile</strong> che non sono<br />

legati in modo evidente al sistema economico, ma che possono rivestire un<br />

ruolo fondamentale nello sviluppo economico e “<strong>civile</strong>”.<br />

• Una forte coesione sociale che favorisca la coo<strong>per</strong>azione tra livelli<br />

istituzionali e territori, ma anche tra gli attori stessi<br />

• L’integrazione tra settori, attori, risorse e politiche <strong>per</strong> esprimere in modo<br />

coerente <strong>una</strong> pianificazione territoriale volta allo sviluppo locale<br />

2 Per approfondire il tema <strong>del</strong> capitale sociale rimandiamo a Boerdieu (1995), Coleman (1988) e<br />

Putnam (1993)<br />

3 Per “localismo”, in questo caso, si intende quel fenomeno che carica di eccessiva enfasi l’importanza<br />

dei processi economici locali, a discapito <strong>del</strong>le influenze esterne.<br />

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