Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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da altri sistemi fatto da soggetti o<strong>per</strong>anti che sono consapevoli<br />
(identità/appartenenza) e sono capaci di comportamenti collettivi autonomi<br />
(autonomia).<br />
<strong>Sviluppo</strong> locale, <strong>per</strong> Dematteis, tende ad assumere un significato metaforico: “È la<br />
capacità di un territorio di decodificare e selezionare le variegate spinte <strong>del</strong>la<br />
globalizzazione, fortemente <strong>per</strong>vasive ed omologanti, <strong>per</strong> tracciare un proprio<br />
<strong>per</strong>corso evolutivo ed esprimere <strong>una</strong> propria identità ...” (Dematteis, 1994).<br />
L’aleatorietà <strong>del</strong> concetto di sviluppo locale ci pone di fronte a seri problemi mesis in<br />
evidenza da Salone e De Luca in questo passaggio: “È vero che, attribuendo al<br />
concetto un valore metaforico, attraverso di esso “alludiamo” a fatti non solo diversi,<br />
ma anche interpretabili secondo diverse prospettive. È <strong>per</strong>ò altrettanto vero che il<br />
ricorso disinvolto al concetto di sviluppo locale tende oggi a usurarne il senso.<br />
L’assenza di certezze definitorie, che non rappresenta probabilmente un problema<br />
nella fase iniziale di costruzione di un nuovo <strong>paradigma</strong>, lo diventa tuttavia quando<br />
quest’ultimo tende ad assumere un ruolo dominante all’interno di un determinato<br />
campo di pratiche.” (De Luca, Salone 2008, p. 52).<br />
Per evitare questo problema è necessario chiarire cosa si intenda <strong>per</strong> “locale” e cosa<br />
<strong>per</strong> “sviluppo”, evitando di confondere lo sviluppo regionale con lo sviluppo locale.<br />
Il primo punto è già stato in parte chiarito dal concetto di sistema locale, cioè <strong>una</strong><br />
struttura intermedia che si situi tra il soggetto singolo e il sistema economico-sociale<br />
nel suo insieme: <strong>per</strong> ritornare a Dematteis (2004), la ricerca di un’“entità<br />
intermedi[a] […] aggregato di soggetti che in varie circostanze può comportarsi di<br />
fatto come un soggetto collettivo, anche se non è formalmente riconosciuto come<br />
tale” (pag. 45).<br />
Dunque, il “locale” che qui c’interessa ha a che fare con la prossimità fisica, anche se<br />
non esclude affatto relazioni con altri “locali attivi” e con scale su<strong>per</strong>iori – regione,<br />
stato ecc. – e implica <strong>una</strong> progettualità condivisa che fa leva sulle risorse locali. (De<br />
Luca Salone, 2008, p. 55)<br />
Lo sviluppo locale all’interno dei sistemi locali può assumere tre caratteristiche<br />
differenti:<br />
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