Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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CAPITOLO SECONDO:<br />
Il problema <strong>del</strong> sottosviluppo<br />
“Non esistono <strong>per</strong>corsi<br />
generalmente validi di sviluppo,<br />
proprio <strong>per</strong>ché non esiste <strong>una</strong><br />
definizione universalmente valida<br />
di sviluppo. Ogni popolo deve<br />
scrivere la propria storia”<br />
K.J. Jameson e C. K. Wilber<br />
Il concetto di sottosviluppo nasce in contrapposizione al concetto di sviluppo con<br />
riferimento ai paesi che “sono caratterizzati da un minor reddito pro capite, <strong>una</strong><br />
minore efficienza produttiva, <strong>una</strong> organizzazione economica meno complessa e<br />
curata, <strong>una</strong> ricerca tecnico-scientifica meno progredita, un più basso grado di<br />
industrializzazione, i consumi <strong>del</strong>la popolazione meno ricchi e variati, e <strong>per</strong>fino la<br />
demografia diversa, a causa di più elevati tassi di natalità e mortalità. Il sottosviluppo<br />
di cui si parla è economico, ma è indubbio che le sue manifestazioni oltrepassano i<br />
confini <strong>del</strong>l'economia.” (Ricossa, 1982, voce sottosviluppo)<br />
Storicamente si è iniziato a discutere <strong>del</strong> tema <strong>del</strong> sottosviluppo nel secondo<br />
dopoguerra quando sono nate le prime teorie sulle cause <strong>del</strong> sottosviluppo stesso.<br />
L’espressione “economia <strong>del</strong>lo sviluppo” fu coniata da H. Truman quando nel suo<br />
discorso di reinsediamento alla presidenza degli Stati Uniti (20 gennaio 1949)<br />
affermò che l’obiettivo era quello d’indicare la via liberal- capitalista <strong>del</strong>la pros<strong>per</strong>ità<br />
agli stati di recente indipendenza caratterizzati da sottosviluppo, ovvero da bassi<br />
livelli di crescita economica, altrimenti attratti dal mo<strong>del</strong>lo concorrente socialista. La<br />
visione ottimistica <strong>del</strong> cosiddetto <strong>paradigma</strong> <strong>del</strong>la modernizzazione era fiduciosa<br />
nell’uniformità <strong>del</strong> processo di cambiamento economico, sociale e politico già<br />
avvenuto nelle società <strong>del</strong> primo mondo. Quest’ultimo era interpretato in termini di<br />
passaggio da <strong>una</strong> situazione di arretratezza a <strong>una</strong> caratterizzata da<br />
industrializzazione, urbanizzazione, e alti livelli di benessere materiale. Su queste<br />
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