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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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intendere quando si parla di un “fattore economico” distinto dagli altri fattori, e ancor<br />

meno si capisce come possa essere “fondamentale” dal momento che ogni cosa è<br />

causa di un’altra in un sistema di concatenazione circolare.<br />

Per analoghi motivi, l’applicazione di questa ipotesi spinge lo studio realistico <strong>del</strong><br />

sottosviluppo e <strong>del</strong>lo sviluppo di un paese o di <strong>una</strong> regione di un paese ben al di là<br />

dei confini <strong>del</strong>la teoria economica tradizionale. Ciò accade <strong>per</strong>ché necessariamente lo<br />

studio viene a toccare anche tutti quei cosiddetti “fattori non economici” che gli<br />

economisti classici univano in blocco in concetti quali “la qualità dei fattori di<br />

produzione” e “l’efficienza produttiva” e lasciavano di regola al di fuori <strong>del</strong>la loro<br />

analisi”.<br />

Alla luce di questo ragionamento pare chiaro che Mrydal ritenga indispensabili sia le<br />

indagini storiche che le analisi <strong>del</strong>le istituzioni e <strong>del</strong>le variabili culturali che possono<br />

condizionare i fattori produttivi.<br />

Il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la causazione circolare e cumulativa elaborato da Myrdal deve quindi<br />

considerare tutti i fattori e non solo quelli economici. Esso può essere ben riassunto<br />

dallo schema <strong>del</strong>la figura 1 alla fine di questo paragrafo.<br />

Il funzionamento <strong>del</strong> meccanismo <strong>del</strong>la causazione circolare e cumulativa poggia<br />

sull’o<strong>per</strong>are congiunto di due effetti: riflusso e diffusione.<br />

I primi fattori, che tendono ad accrescere sempre di più nei dintorni <strong>del</strong>la regione<br />

centrale, si riferiscono ai trasferimenti di capitale e di altri fattori produttivi verso i<br />

“poli” in rapido sviluppo; a questi fattori di natura economica si aggiungono altri<br />

fattori “non economici” come la diffusione <strong>del</strong>la dotazione di servizi: “Sotto questa<br />

etichetta [effetti di riflusso <strong>del</strong>l’espansione economica di <strong>una</strong> data località] includo<br />

gli effetti <strong>del</strong>le migrazioni, dei movimenti di capitale e <strong>del</strong> commerci, e anche tutti<br />

gli effetti di un intero complesso degli altri rapporti sociali.. il termine è relativo agli<br />

effetti complessivi cumulativi, risultanti dal processo di causazione circolare fra tutti<br />

i fattori, “economici” e “non economici”(Myrdal, 1974, p.38)<br />

L’insieme di questi fattori concorre a far si che le aree sviluppate risultino<br />

maggiormente attrattive e, <strong>per</strong> contrasto, che le possibilità di sviluppo <strong>del</strong>le regione<br />

<strong>per</strong>iferiche siano compromesse.<br />

L’interazione tra le regioni, <strong>per</strong>ò, attiva anche <strong>del</strong>le forze di natura centrifuga che<br />

possono eventualmente tradursi in processi di diffusione <strong>del</strong>lo sviluppo: “In<br />

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