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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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Ciò avviene soprattutto a causa <strong>del</strong>l’idea monistica <strong>del</strong>la proprietà che viene intesa<br />

come un insieme dato e fisso di caratteristiche. La teoria funzionalista <strong>del</strong> diritto ha<br />

posto in discussione questa visione interpretando la proprietà come fascio di<br />

prerogative che non necessariamente sono presenti in ogni circostanza. Un esempio<br />

di tale impostazione si ha nella scuola di analisi economica <strong>del</strong> diritto che adotta il<br />

criterio <strong>del</strong>l’efficiente utilizzo <strong>del</strong>le risorse economiche come guida <strong>per</strong> mo<strong>del</strong>lare il<br />

contenuto dei diritti di proprietà. In tal modo si apre la strada <strong>per</strong> aggiungere ai due<br />

elementi classici <strong>del</strong>l’approccio libertario alla proprietà, cioè quello <strong>del</strong>la sicurezza<br />

(“esiste <strong>una</strong> struttura di diritti di proprietà ben definiti”, sottratti quindi all’arbitrio) e<br />

quello <strong>del</strong>la proprietà su se stessi (self ownership), anche l’elemento caratterizzante<br />

<strong>del</strong>la opportunità concreta <strong>per</strong> l’individuo di <strong>per</strong>seguire la propria concezione <strong>del</strong>la<br />

vita (Van Parijs, 1995) il che è reso possibile da un’appropriata struttura <strong>del</strong> sistema<br />

dei diritti.<br />

E’ questo l’elemento che introduce un tratto sostanziale, che riempie l’idea <strong>del</strong>la<br />

libertà negativa di un contenuto positivo, detto altrimenti la rende effettiva rispetto<br />

alla sola idea <strong>del</strong>la assenza di coercizione propria <strong>del</strong> libertarismo classico. In parte<br />

questo coincide con la nozione di capabilities elaborata da Sen .<br />

L’economista indiano introduce queste sue argomentazioni effettuando <strong>una</strong><br />

distinzione tra i processi e le possibilità effettive. “L’illibertà può derivare sia da<br />

processi inadeguati (come la negazione <strong>del</strong> diritto di voto o di altri diritti politici o<br />

civili) sia dal fatto che ad alcuni non sono date adeguate possibilità di soddisfare<br />

desideri anche minimali (il che comprende la mancanza di possibilità elementari,<br />

come quella di sfuggire ad <strong>una</strong> morte prematura, a malattie evitabili o alla fame<br />

involontaria)” (Sen 2000, p.23). E’ fondamentale <strong>per</strong> Sen chiarire che lo sviluppo si<br />

basa sulla nozione più ampia possibile di libertà, che comprenda processi e<br />

possibilità.<br />

La sua analisi, più precisamente, si sviluppa sulla distinzione tra funzionamenti e<br />

capabilities (traducibile in “capacitazioni”): i funzionamenti sono stati di essere o di<br />

fare cui gli individui attribuiscono valore (ad esempio, essere adeguatamente nutriti,<br />

non soffrire malattie evitabili), mentre le capacitazioni sono gli insiemi di<br />

combinazioni alternative di funzionamenti che <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona è in grado di realizzare.<br />

Per chiarire questa distinzione può essere utile riprendere un esempio di Sen: “un<br />

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