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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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presto sostituito da quello di “polo di sviluppo” dove i settori industriali, motore<br />

<strong>del</strong>la crescita, sono in grado di produrre trasformazioni profonde in senso tecnico,<br />

istituzionale e sociale. Il potere dei poli non si manifesta quindi solo <strong>per</strong> i<br />

componenti di natura economico – produttiva ma anche trasformando i sistemi<br />

regionali.<br />

Il ragionamento <strong>per</strong>rousiano si basa su un processo unitario sul quale si intreccia e si<br />

sovrappone <strong>una</strong> catena di anelli causali che accompagna l’evoluzione <strong>del</strong> sistema. Si<br />

può affermare che questo processo avvenga attraverso quattro processi congiunti: la<br />

crescita produttiva, la crescita socio- demografica, la formazione di economie esterne<br />

e la complessificazione <strong>del</strong>la crescita. (Conti, 1996, p.126-127)<br />

1. La crescita produttiva.<br />

Alla base <strong>del</strong>la crescita, come si è già visto, c’è “l’impresa motrice” la quale riesce<br />

ad esprimere un potere economico rilevante, originando <strong>una</strong> “dominazione”. Questa<br />

“dominazione” si realizza grazie ad un controllo <strong>del</strong>la domanda localizzata nel suo<br />

territorio e alla capacità di esportare creando profitti e controllando, de facto, il ciclo<br />

produttivo. Queste capacità di natura “oligopolistica” si manifestano solo <strong>per</strong> imprese<br />

di dimensioni rilevanti.<br />

La “dominazione”, ovvero la capacità di attrarre risorse e popolazione, origina <strong>una</strong><br />

forma di sviluppo che presuppone l’attivazione di squilibri fra i soggetti o<strong>per</strong>anti nel<br />

sistema economico: “Le cause che <strong>per</strong>mettono la nascita di un’industria dominante<br />

possono essere molteplici; esse vanno dalla dinamica interna <strong>del</strong>l’impresa,<br />

all’avvenimento storico esogeno, alla non <strong>per</strong>fetta realizzazione <strong>del</strong>la concorrenza fra<br />

eguali. In ogni caso, ciò che <strong>per</strong>mette la nascita di un’impresa è il fatto stesso che<br />

esiste, <strong>per</strong>lomeno nell’economia occidentale di mercato, un rapporto di dominazione,<br />

o - se si vuole - un rapporto di scambio fra ineguali.” 1<br />

L’impresa motrice ha la capacità di esercitare, <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo tempo sufficientemente<br />

lungo, un potere su gli altri attori economici; potere che si realizza nel “imporre ai<br />

fornitori un prezzo d’acquisto dei propri input inferiore al prezzo di mercato.” 2<br />

1 A. Mela e M. Pellegrini, “Formazioni sociali e squilibri interregionali, Guida, Napoli, 1978 p.316 in<br />

S. Conti “Geografia economica” Utet Torino, 1996 p. 126<br />

2 F. Perroux “Economic space”, cit. p.24 in S. Conti “Geografia economica” Utet Torino, 1996 p. 127<br />

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