Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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di laissez-faire.” Nel processo cumulativo la “povertà diventa causa di se<br />
stessa”(p.42)<br />
Il funzionamento di questo processo cumulativo è molto simile all’analisi di<br />
Hirschman, secondo il quale la polarizzazione spaziale è conseguenza <strong>del</strong>l’o<strong>per</strong>ato<br />
dei meccanismi di mercato. Questa polarizzazione secondo gli autori, se non viene<br />
corretta, provoca necessariamente differenze di sviluppo tra le regioni.<br />
Il processo di causazione circolare cumulativa ha origine dall’esistenza di particolari<br />
condizioni che determinano un vantaggio iniziale <strong>per</strong> lo sviluppo economico di<br />
alcune regioni (centrali). In esse si innescherebbero quindi dei processi cumulativi di<br />
sviluppo economico, tali da coinvolgere anche le altre regioni (<strong>per</strong>iferiche), le quali<br />
verrebbero coinvolte in un processo centripeto nel corso <strong>del</strong> quale capitale e lavoro<br />
sono attratti verso la regione che dispone <strong>del</strong> vantaggio iniziale. (Conti, 1996, p.130)<br />
Lo sviluppo, mosso da questa forza centripeta, che porterà alla concentrazione di<br />
industrie, darà vita a forme di espansione economica fondate su un processo<br />
cumulativo che porterà ad un miglioramento <strong>del</strong>le condizioni infrastrutturali e un<br />
ampliamento dei servizi sociali in genere. Questa circolo, che è molto simile al<br />
“circolo vizioso” di Nurkse 5 , è <strong>una</strong> reazione a catena che produce un meccanismo di<br />
crescita economica che si alimenta da solo e che conduce, se non viene corretto,<br />
all’accentuazione <strong>del</strong> divario tra i livelli di sviluppo <strong>del</strong>la diverse regioni: “Se le cose<br />
fossero lasciate al libero gioco <strong>del</strong>le forze di mercato senza interventi di politica<br />
economica, la produzione industriale, il commercio, la banca, le assicurazioni, la<br />
navigazione, quasi tutte quelle attività che in un’economia in sviluppo tendono a dare<br />
<strong>una</strong> remunerazione su<strong>per</strong>iore alla media, verrebbero ad addentrarsi in certe località e<br />
regioni, lasciando il resto <strong>del</strong> paese più o meno stagnante.” (Myrdal, 1974, p.35)<br />
Se si ammette il realismo <strong>del</strong>la ipotesi di causalità circolare in un sistema sociale<br />
complesso è inutile cercare “un fattore fondamentale” come “il fattore economico”<br />
dato che “diventa in verità difficile comprendere quel che si debba esattamente<br />
5 Il circolo vizioso <strong>del</strong>la povertà di Nurkse implica <strong>una</strong> costellazione circolare di forze tendenti ad<br />
agire e a reagire l’<strong>una</strong> sull’altra in modo tale da mantenere un paese povero in uno stato di povertà: un<br />
povero malnutrito non potrà lavorare molto <strong>per</strong> uscire dalla povertà: “un paese è povero <strong>per</strong>ché è<br />
povero”. R. Nurkse (1952), “Some Aspects of Capital Accumulation in Under<strong>del</strong>oped Countries”,<br />
Cairo, Oxford, University Press.<br />
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