Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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Bretagna, paese preso come idealtipo <strong>del</strong> “centro”, portarono tra il 1870 ed il 1938ad<br />
uno speculare peggioramento <strong>del</strong>le ragioni di scambio dei paesi produttori di beni<br />
primari.<br />
Alla base di questa dicotomia tra l’andamento <strong>del</strong>le ragioni dei paesi <strong>del</strong> centro e<br />
quelli <strong>per</strong>iferici esistono due motivazioni economiche: la diversità tra l’elasticità<br />
rispetto al reddito tra i beni primari e i beni industriali e nella diversa struttura dei<br />
mercati <strong>per</strong>iferici e centrali. La prima causa si spiega con la legge di Engel 1 mentre la<br />
seconda causa si spiega col fatto che nei paesi industrializzati la tendenza a forme<br />
oligopolistiche o monopolistiche non spinge il prezzo dei beni industriali a diminuire<br />
con l’aumento <strong>del</strong>la produttività e <strong>del</strong>le economie di scala, ma si tenderà ad<br />
aumentare profitti o salari (a seconda <strong>del</strong>la forza sindacale); al contrario nei paesi<br />
<strong>per</strong>iferici l’assenza di sindacalismo e <strong>una</strong> forte offerta di lavoro <strong>per</strong>mette al prezzo di<br />
oscillare secondo le regole <strong>del</strong>la concorrenza internazionale portando ad un prezzo<br />
necessariamente più basso. (Singer, 1973)<br />
Un’importante conseguenza di questa situazione è che i frutti <strong>del</strong> progresso tecnico<br />
tendono a trasferirsi dalla <strong>per</strong>iferia al centro. Infatti, mentre nei paesi industriali<br />
l’aumento <strong>del</strong>la produttività si traduce in maggiori profitti e salari, la maggior<br />
produttività <strong>del</strong>le attività primarie esportatrici dei paesi <strong>per</strong>iferici porterà a prezzi più<br />
bassi dei quali si avvantaggeranno i consumatori <strong>del</strong> centro (Prebisch 1959)<br />
La soluzione a questa situazione venne individuata da Prebisch nel creare industrie in<br />
grado di produrre beni che sostituissero le importazioni, la cosiddetta “import –<br />
substitution industrialization (Preston, 1996).<br />
La scarsità di capitali e di capacità imprenditoriali private portava a considerare<br />
fondamentale il ruolo <strong>del</strong>lo stato; di conseguenza, ad adottare sistemi d monopolio<br />
<strong>del</strong> commercio ed <strong>una</strong> disciplina dei prezzi e dei tassi di cambio che ponevano<br />
vincoli allo scambio con l’estero.<br />
La priorità <strong>del</strong>la domanda interna e la limitazione degli scambi con l’estero sono<br />
obiettivi riproposti da coloro che non vedono nell’industrializzazione accelerata la<br />
vera soluzione dei problemi <strong>del</strong> sottosviluppo, ma ritengono che sia di vitale<br />
importanza il sostegno pubblico all’agricoltura primaria e alle tradizioni autoctone al<br />
1 La legge di Engel afferma che la <strong>per</strong>centuale <strong>del</strong>la spesa familiare destinata all’alimentazione è<br />
decrescente al crescere <strong>del</strong> reddito familiare disponibile<br />
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