Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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La visione “liberista” : Peter Thomas Bauer<br />
Peter T. Bauer ci fornisce un contributo in netto contrasto con le teorie più diffuse<br />
che si sono affrontante fino ad ora. Contrastando la teoria neoclassica ed i mo<strong>del</strong>li di<br />
ispirazione keynesiana, l’economista inglese si oppone drasticamente alle teorie<br />
“sviluppiste” di Myrdal o alle teorie “strutturaliste” o “dipendentiste” di Prebisch e<br />
Furtado. Il più grande merito di questo autore è quello di fornire con la sua posizione<br />
<strong>critica</strong> un grande contributo ad un dibattito che vedeva impegnati tutti gli autori che<br />
si sono incontrati finora (e non solo).<br />
Bauer ha contestato numerose affermazioni comunemente condivise dalla<br />
maggioranza degli accademici e dalle istituzioni internazionali <strong>del</strong> suo tempo e in<br />
particolare le seguenti convenzioni:<br />
1- Esiste <strong>una</strong> sorta di ”Circolo vizioso <strong>del</strong>la povertà” che impedisce ai paesi<br />
sottosviluppati di dare inizio ad un vero processo di sviluppo. 1<br />
2- La povertà dei paesi <strong>del</strong> Terzo Mondo è <strong>una</strong> conseguenza<br />
<strong>del</strong>l’oppressione e <strong>del</strong>lo sfruttamento <strong>per</strong>petrato nei loro confronti<br />
dall’Occidente. 2<br />
3- Il protezionismo è l’unico strumento di difesa che i paesi sottosviluppati<br />
possono usare <strong>per</strong> evitare di venire schiacciati dalla competitività <strong>del</strong>le<br />
industrie occidentali.<br />
4- Senza l’intervento <strong>del</strong>l’economia è impensabile uno sviluppo autonomo<br />
dei paesi <strong>del</strong> Terzo Mondo.<br />
5- Sono fondamentali gli aiuti stranieri <strong>per</strong> dare inizio allo sviluppo<br />
Per l’economista inglese questi “precetti fondamentali” <strong>del</strong>lo “sviluppismo” sono<br />
assolutamente fallaci.<br />
Bauer argomenta le proprie posizioni portando ad esempio il suo lavoro “sul campo”<br />
in Asia. Gli esempi di sviluppo dei paesi asiatici portati dall’autore cercano di<br />
smentire le posizioni dei suoi “rivali”.<br />
1 Per quanto riguarda il “circolo vizioso <strong>del</strong>la povertà” si rimanda al capitolo terzo nota 27.<br />
2 Ci si riferisce a tutta la teorizzazione <strong>del</strong>la dipendenza e <strong>del</strong>l’im<strong>per</strong>ialismo analizzata nel capitolo<br />
secondo<br />
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