Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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Quest’ultima sarà la… “base <strong>del</strong> primo regime energetico realmente democratico<br />
nella storia <strong>del</strong>l’umanità.” (p.13)<br />
Naturalmente Rifkin <strong>del</strong>inea questo processo tenendo conto di <strong>per</strong>icoli e possibilità<br />
di fallimento. Egli avverte che bisogna, <strong>per</strong>ché trionfi la democrazia, che: “le<br />
istituzioni pubbliche e quelle non profit - soprattutto le società energetiche pubbliche<br />
che forniscono energia a milioni di utenti e le migliaia di coo<strong>per</strong>ative senza scopo di<br />
lucro… - si facciano avanti fin dai primi stadi di sviluppo di questa rivoluzione<br />
energetica e contribuiscano a costituire in tutti i paesi le associazioni <strong>per</strong> la<br />
generazione distribuita” (p.14)<br />
In questo modo: “un regime energetico decentralizzato, fondato sull’idrogeno, offre<br />
la s<strong>per</strong>anza di connettere chi non lo è e di abilitare chi è privo di ogni potere. Se<br />
questo accadesse, potremo davvero pensare a <strong>una</strong> reale possibilità di<br />
“riglobalizzazione”, questa volta partendo dal basso e con la partecipazione di tutti.”<br />
(p.15)<br />
A questo punto, <strong>per</strong> completare il <strong>per</strong>corso storico umano con un su<strong>per</strong>amento <strong>del</strong>le<br />
attuali contraddizioni e con l’affermazione di <strong>una</strong> società felicemente liberata<br />
dall’oppressione, Rifkin conclude che: “la rete energetica <strong>del</strong>l’idrogeno, come la rete<br />
globale <strong>del</strong>le telecomunicazioni, <strong>per</strong>metterà di connettere ogni uomo a ogni suo<br />
simile in <strong>una</strong> matrice sociale ed economica indivisibile e interdipendente, cosicché la<br />
specie umana potrà trasformarsi in <strong>una</strong> comunità <strong>per</strong>fettamente integrata<br />
nell’ecosistema terrestre… La geopolitica disgregante, che tanto ha <strong>per</strong>meato l’era<br />
dei combustibili fossili, cederà il passo, nell’era <strong>del</strong>l’idrogeno, a un nuovo concetto<br />
di politica <strong>del</strong>la biosfera.” (p.16)<br />
Interessante è quella che Rifkin definisce come democrazia all’idrogeno. Il futuro<br />
prospettato è quello di poter generare energia mediante celle a combustibile e<br />
vendere il surplus <strong>del</strong> fabbisogno con l'aiuto di Internet o di tecnologie digitali<br />
integrate nella rete di distribuzione elettrica stessa, acquisendo in tempo reale le<br />
quotazioni <strong>del</strong> gas naturale e <strong>del</strong>l'elettricità al momento <strong>del</strong>la vendita. Persino gli<br />
analisti più cauti <strong>del</strong> settore prevedono che in futuro la Generazione Distribuita<br />
coprirà il 30% <strong>del</strong>l'intero fabbisogno energetico degli Stati Uniti.<br />
In realtà i problemi non mancano. Oggi <strong>una</strong> centralina di generazione basata su celle<br />
a combustibile costa circa 3000 euro al Kilowatt. Si prevede che effetti di economia<br />
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