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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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I principi su cui si fonda lo sviluppo <strong>civile</strong> sono la coo<strong>per</strong>azione e la democrazia<br />

economica e non il successo di un mo<strong>del</strong>lo territoriale da esportare.<br />

Lo sviluppo <strong>civile</strong> in un’economia sociale, intesa come alternativa all’economia di<br />

mercato, contribuisce alla formazione di un’alternativa basata sulle pratiche di<br />

democrazia economica, sulle relazioni sociali e sul miglioramento <strong>del</strong>la “cittadinanza<br />

sociale” (Hadjimichalis e Hudson, 2007, p.103).<br />

Un ruolo importante <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>civile</strong> potrebbe essere quello di aumentare<br />

l’integrazione dei soggetti più discriminati (immigrati, poveri, donne..) diminuendo,<br />

oltre che le disuguaglianze economiche, l’esclusione sociale e favorendo coloro che<br />

rischiano di essere esclusi sia dall’economia di mercato sia da <strong>una</strong> politica statale<br />

sempre più corporativa, che tende ad escludere molti soggetti svantaggiati.<br />

Un esempio di intervento <strong>per</strong> favorire lo sviluppo <strong>civile</strong> è il bilancio partecipato che<br />

favorisce la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica ed economica <strong>del</strong>la<br />

propria città o comunità.<br />

La partecipazione attiva si realizza innanzitutto su base territoriale. Nel corso di<br />

riunioni pubbliche la popolazione di ciasc<strong>una</strong> circoscrizione è invitata a precisare i<br />

suoi bisogni e a stabilire <strong>del</strong>le priorità in vari campi o settori (ambiente, educazione,<br />

salute...). A questo si aggiunge <strong>una</strong> partecipazione complementare organizzata su<br />

base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie professionali o lavorative<br />

(sindacati, imprenditori, studenti..). Ciò <strong>per</strong>mette di avere <strong>una</strong> visione più completa<br />

<strong>del</strong>la città, attraverso il coinvolgimento dei settori produttivi <strong>del</strong>la città. La<br />

municipalità o il comune è presente a tutte le riunioni circoscrizionali e a quelle<br />

tematiche, attraverso un proprio rappresentante, che ha il computo di fornire le<br />

informazioni tecniche, legali, finanziarie e <strong>per</strong> fare <strong>del</strong>le proposte, attento, <strong>per</strong>ò, a<br />

non influenzare le decisioni dei partecipanti alle riunioni.<br />

Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenta le sue priorità all'Ufficio di<br />

pianificazione, che stila un progetto di bilancio, che tenga conto <strong>del</strong>le priorità<br />

indicate dai gruppi territoriali o tematici. Il bilancio viene alla fine approvato dal<br />

consiglio com<strong>una</strong>le. Nel corso <strong>del</strong>l'anno, attraverso apposite riunioni la cittadinanza,<br />

valuta la realizzazione dei lavori e dei servizi decisi nel bilancio partecipativo<br />

<strong>del</strong>l'anno precedente.<br />

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