Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon
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Il mo<strong>del</strong>lo potrebbe essere considerato <strong>una</strong> generalizzazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di Harrod:<br />
il rapporto capitale-produzione non è esogeno, come nel caso <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di Harrod<br />
ma, attraverso la flessibilità <strong>del</strong>la funzione di produzione neoclassica, può essere<br />
determinato in modo da rendere ogni rapporto capitale-lavoro adeguato al tasso di<br />
crescita demografica; di conseguenza, non si verifica alc<strong>una</strong> divergenza tra tasso<br />
naturale e tasso garantito di crescita, dal momento che il mercato <strong>del</strong> lavoro sopporta<br />
l’onere <strong>del</strong>l’adeguamento <strong>del</strong>la funzione derivata <strong>del</strong>la domanda, che risulta dal<br />
rapporto capitale-lavoro in funzione <strong>del</strong> rapporto tra livello <strong>del</strong>la rendita e livello<br />
salariale. Inoltre, ness<strong>una</strong> divergenza, tra la domanda e l’offerta di beni sarebbe<br />
possibile: data la propensione al risparmio, gli investitori sono pronti a pagare ai<br />
risparmiatori il valore <strong>del</strong>la produttività marginale <strong>del</strong> capitale, mentre gli stessi<br />
risparmiatori sono disposti a rinunciare ad <strong>una</strong> data quota <strong>del</strong> reddito; in presenza,<br />
<strong>per</strong>ò, di un ammontare crescente di capitale <strong>per</strong> lavoratore, la produttività dei<br />
lavoratori aumenta e, fissato esogenamente il tasso di crescita demografica, il<br />
medesimo incremento si determina a livello di produzione e di risparmio.<br />
Nel mo<strong>del</strong>lo di Solow, la crescita è, dunque, la conseguenza di <strong>una</strong> diminuzione<br />
continua <strong>del</strong> rapporto capitale-lavoro, che avviene attraverso un incremento <strong>del</strong>la<br />
produttività <strong>del</strong> lavoro, causato dal crescente quantitativo di capitale attribuito a<br />
ciascun lavoratore; poiché la produttività marginale <strong>del</strong> capitale decresce, ogni<br />
aumento in eccesso <strong>del</strong>la crescita <strong>del</strong>la forza lavoro diverrà alla fine insostenibile.<br />
Il mo<strong>del</strong>lo di Solow risolve in questo modo il “dilemma <strong>del</strong>la lama <strong>del</strong> rasoio” di<br />
Harrod, dal momento che la crescita con piena occupazione è non solo possibile, ma<br />
addirittura inevitabile. Nello stato stazionario la produzione può aumentare solo se<br />
aumenta l’occupazione, mentre al di fuori di questo stato, in primo luogo, nessun<br />
paese può s<strong>per</strong>are di crescere ad un tasso maggiore di quello consentito dalla<br />
migliore tecnologia disponibile e, in secondo luogo, i paesi con dotazioni minori di<br />
capitale pro capite possono s<strong>per</strong>are di crescere più velocemente dei paesi ricchi.<br />
E’ questa <strong>una</strong> previsione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo che è stata sfruttata seriamente come ipotesi<br />
empirica solo negli anni recenti, ed è nota come convergenza condizionata: quanto<br />
più basso è il livello iniziale <strong>del</strong> Pil reale pro capite, relativamente alla posizione di<br />
lungo <strong>per</strong>iodo o di crescita uniforme, tanto più veloce è il tasso di crescita; questa<br />
proprietà deriva dall’ipotesi di rendimenti decrescenti <strong>del</strong> capitale, infatti, le<br />
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