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Sviluppo civile: per una critica simpatetica del paradigma ... - Aiccon

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dimenticasse di ciò si rischierebbe di incappare i forme di localismo corporativo che<br />

sono assolutamente inconciliabili con lo sviluppo <strong>civile</strong>.<br />

A questo proposito è giusto chiarire che il vero nemico <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>civile</strong> non è il<br />

mercato in quanto tale ma la difesa corporativa di posizioni di rendita all’interno<br />

<strong>del</strong>l’economia. In questo senso, il mercato ha <strong>una</strong> funzione progressista 2 e anti-<br />

conservatrice che si coniuga anche con lo sviluppo <strong>civile</strong>. Per lo sviluppo è<br />

auspicabile un ritorno a quella versione “umanizzata” <strong>del</strong> mercato che è stata<br />

descritta nei capitoli precedenti.<br />

Lo sviluppo <strong>civile</strong> non è certamente “no-global” ma “new-global”: si crede, cioè, che<br />

la globalizzazione si possa fondare non solo sulla competitività economica ma anche<br />

su altri “metri di giudizio” come la sostenibilità ambientale e sociale. Non si possono<br />

certo condividere soluzioni semi-autarchiche di chiusura dei confini ed esas<strong>per</strong>azione<br />

di localismi identitari a difesa di corporazioni, sacrificando “il bene comune” e<br />

progetti fondamentali di coesione comunitaria tra paesi.<br />

Il problema etico ed il problema ecologico ci pongono di fronte ad <strong>una</strong> serie di<br />

scenari che sono stati ben schematizzati dal “The Stockholm Environment Institute”<br />

attraverso alcuni ipotesi di scenari creati nel Global Scenario Group 3 .<br />

Vengono individuati tre gerarchie che rappresentano fondamentalmente tre visioni<br />

sociali differenti: mondi convenzionali, barbarizzazione e grandi transizioni.<br />

All’interno di ogni gruppo vengono individuate due varianti che forniscono un totale<br />

di sei scenari possibili.<br />

Mondi convenzionali.<br />

Secondo questa visione l’evoluzione <strong>del</strong> sistema globale rimane pressoché costante<br />

senza grandi variazioni e cambiamenti. L’economia mondiale continuerà a crescere e<br />

favorire lo sviluppo degli altri paesi. Ciò può avvenire attraverso:<br />

a) Le forze di mercato: i problemi sociali ed ambientali saranno corretti<br />

dalla crescita <strong>del</strong> sistema economico attraverso la logica <strong>del</strong>la competitività<br />

dei mercati.<br />

2 Cfr a Smith, capitolo primo<br />

3 Il Global Scenario Group esamina le prospettive <strong>per</strong> lo sviluppo mondiale nel ventunesimo secolo:<br />

www.gsg.org<br />

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