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AUTORE<br />
6<br />
Sommario<br />
L’ottavo Quaderno di Cultura Timavese si apre con un <strong>in</strong>teressante articolo di Gianni<br />
Benedetti, Cristian Busol<strong>in</strong>i, Gian Domenico Cella e Anton<strong>in</strong>o Torre dal titolo Timau:<br />
grotte, carsismo e m<strong>in</strong>iere. S<strong>cop</strong>o di questo lavoro è, <strong>in</strong>nanzitutto, far conoscere ai<br />
timavesi cosa cela il sottosuolo di casa e di fare il punto sulle conoscenze f<strong>in</strong>ora acquisite<br />
sull’argomento, ora frammentate <strong>in</strong> una vent<strong>in</strong>a di pubblicazioni specialistiche. Le<br />
<strong>in</strong>formazioni e i dati presentati sono aggiornati al settembre 2004. La speleologia, scrivono<br />
gli autori nell’<strong>in</strong>troduzione, è una scienza (e uno sport…) <strong>in</strong> cui le s<strong>cop</strong>erte si susseguono<br />
<strong>in</strong>cessantemente, per cui potrebbe capitare che tra pochi anni questo elaborato sia già<br />
del tutto superato e magari grazie alle segnalazioni dei lettori.<br />
La zona presa <strong>in</strong> esame nell’articolo è quella immediatamente alle spalle di Timau.<br />
Comprende le vette Pal Piccolo, Pal Grande, Pizzo Timau, Cima Avostanis e più a sud la<br />
Creta di Timau con il Ganzschpiz. L’articolo <strong>in</strong>izia con un accenno alla storia delle<br />
esplorazioni speleologiche nell’area di Timau, che ha richiamato l’attenzione di studiosi<br />
e naturalisti f<strong>in</strong> dal lontano passato, sia per l’<strong>in</strong>teresse economico legato alle m<strong>in</strong>eralizzazioni<br />
cupro-argentifere, oggetto di coltivazione f<strong>in</strong> dal XV secolo, sia per l’imponente sorgente<br />
del Fontanon. Vengono qu<strong>in</strong>di censite e descritte, anche con piant<strong>in</strong>e, disegni e fotografie,<br />
le cavità naturali, le antiche m<strong>in</strong>iere e le sorgenti del territorio.<br />
Bepp<strong>in</strong>o Matiz van Messio con Dar grias bidar is gabeisn ripercorre c<strong>in</strong>quant’anni<br />
di ricordi legati al torrente Bût e al suo greto dal ponte di Cleulis f<strong>in</strong>o alla forcella Plumbs<br />
da dove nasce. Ricordi felici legati al divertimento con l’acqua e ricordi tristi legati alle<br />
alluvioni causate dal torrente. L’autore esprime anche la speranza di un def<strong>in</strong>itivo riassetto<br />
dell’asse fluviale e del greto del torrente per un tranquillo vivere della popolazione ed un<br />
recupero a f<strong>in</strong>i agricoli e di divertimento dei terreni recuperati all’acqua.<br />
Il quaderno cont<strong>in</strong>ua con La prima tesi di laurea su Timau - Tischlbong di Cater<strong>in</strong>a<br />
Bellati, Francesca Cattar<strong>in</strong> e Laura Plozner. Alla f<strong>in</strong>e degli anni’40 Cater<strong>in</strong>a Bellati redasse<br />
la prima tesi di laurea su Timau. Assieme a Magri con una tesi su Sauris e a Bruniera per<br />
Sappada, scelse, <strong>in</strong> tempi <strong>in</strong> cui ancora non si parlava di tutela e salvaguardia delle isole<br />
l<strong>in</strong>guistiche di l<strong>in</strong>gua tedesca, di affrontare un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e lessicografica della l<strong>in</strong>gua<br />
timavese. In questo quaderno rivisitiamo, dopo quasi sessant’anni, il suo lavoro che si<br />
compone di due volumi. Nel primo, l’autrice accenna alla storia ed al contesto<br />
socioeconomico del tempo, tratta e approfondisce la situazione economica di Timau<br />
alla f<strong>in</strong>e degli anni ’40. Il secondo volume contiene il lessico reperito dall’autrice che<br />
spazia <strong>in</strong> tutti i settori della vita quotidiana della popolazione. Seguono un elenco dei<br />
nomi propri di persona, probabilmente come venivano utilizzati al tempo a Timau, e un<br />
<strong>in</strong>dice etimologico <strong>in</strong> cui i vocaboli vengono elencati <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alfabetico e <strong>in</strong> base alla<br />
matrice tedesca o neolat<strong>in</strong>a.<br />
L’attualità dei pensieri esposti nell’articolo non lascia <strong>in</strong>differente nessuno studente o<br />
studioso che si sia cimentato con tematiche di una certa rilevanza e l’abbia compiuto<br />
con conv<strong>in</strong>zione, credendo di aver raggiunto risultati <strong>in</strong>novativi <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato campo.<br />
E questo è o dovrebbe essere forse lo s<strong>cop</strong>o di una tesi di laurea <strong>in</strong> qualsiasi campo di<br />
ricerca la si voglia elaborare.<br />
Segue il secondo articolo <strong>in</strong> timavese di Laura Plozner van Ganz. Da Mutargotis van<br />
cklopf racconta dei rosari che venivano recitati, con la presenza di molti fedeli, l’ultimo<br />
Quaderni di cultura timavese