TESI DI DOTTORATO Modellazione e analisi non lineare - LabMec ...
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Capitolo 4. <strong>Modellazione</strong> di pareti strutturali<br />
4.3.7. Modified Multi Vertical Line Element Model (MMVLEM)<br />
Un’ulteriore modifica all’MCPM è stata apportata da Colotti [1993], sostituendo il modello AESM<br />
con uno più semplice a due componenti in parallelo per gli elementi verticali (Figura 4.30), in cui<br />
le molle C ed S sono rappresentative del comportamento meccanico rispettivamente del<br />
calcestruzzo e dell’acciaio. La scelta di opportuni legami costitutivi per i materiali permette di<br />
tenere in conto molti fenomeni osservati sperimentalmente, quali la fessurazione e la degradazione<br />
di resistenza del conglomerato, il progressivo snervamento ed incrudimento dell’acciaio, l’effetto<br />
di confinamento delle armature trasversali, il tension stiffening.<br />
102<br />
F, D<br />
h S C<br />
Figura 4.30. Modello a due componenti in<br />
parallelo per gli elementi verticali (S:<br />
acciaio; C: calcestruzzo).<br />
Per descrivere la risposta a taglio del pannello, si ricorre alla MCFT (paragrafo 4.2.1), consentendo<br />
dunque di tenere in conto l’interazione tra sforzo assiale e taglio. In pratica, per la definizione del<br />
legame taglio-spostamento tagliante (V-δshear), si considera un unico elemento per il pannello<br />
centrale; in tal modo, lo stato tensionale nella direzione verticale è assunto uniforme e relativo al<br />
valore della deformazione verticale in corrispondenza dell’asse centrale del pannello. Questa<br />
approssimazione può considerarsi accettabile nella pratica, particolarmente nel campo di risposta<br />
post-elastica della parete, quando l’asse neutro si trova in prossimità del bordo compresso ed il<br />
pannello centrale è quasi interamente soggetto a trazione nella direzione verticale.<br />
Nella Figura 4.31viene riportata la procedura iterativa utilizzata per la definizione del legame tra la<br />
tensione tangenziale vxy e lo scorrimento γxy, nell’ipotesi in cui l’elemento sia soggetto a tensioni<br />
normali assegnate nelle direzioni x e y.<br />
Una volta noti vxy e γxy, lo sforzo tagliante viene ottenuto moltiplicando la tensione tangenziale per<br />
l’area efficace a taglio, di spessore pari a quello del pannello centrale e lunghezza corrispondente<br />
all’interasse tra gli elementi di bordo, mentre la componente tagliante dello spostamento è calcolata<br />
moltiplicando lo scorrimento γxy per la quota ch a cui è posta la molla a taglio.