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TESI DI DOTTORATO Modellazione e analisi non lineare - LabMec ...

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Capitolo 2. Pareti strutturali<br />

2.2.3. Variazione in elevazione<br />

In edifici di media altezza, le dimensioni trasversali delle pareti strutturali sono mantenute<br />

generalmente costanti. Nelle costruzioni più alte, invece, si osserva come la richiesta di resistenza,<br />

dovuta alle forze laterali agenti, tenda a diminuire man mano che ci si sposta verso i piani più<br />

elevati, per cui lo spessore delle pareti può essere convenientemente ridotto (Figura 2.6.a).<br />

In alcuni casi, anche la loro lunghezza può variare con l’altezza, portando alle configurazioni<br />

mostrate in Figura 2.6.b-Figura 2.6.e, con conseguenti cambiamenti di rigidezza che possono<br />

risultare strutturalmente indesiderabili, come negli esempi rappresentati nella Figura 2.6.c e nella<br />

Figura 2.6.e.<br />

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i<br />

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1<br />

(a) (b) (c) (d) (e)<br />

Figura 2.6. Variazione in elevazione di pareti strutturali.<br />

Altro aspetto da considerare è l’eventuale presenza di aperture; in tal caso, si dovrà valutare se<br />

porte e finestre sono abbastanza piccole da poter essere trascurate nei calcoli di progetto o se<br />

risultano sufficientemente ampie da influenzare il comportamento a taglio o a flessione della parete<br />

stessa.<br />

Sistemi strutturali piuttosto efficienti, che consentono di ottenere una risposta duttile e una buona<br />

dissipazione di energia, sono quelli in cui le aperture vengono disposte in maniera regolare. Esempi<br />

di questo tipo sono rappresentati in Figura 2.7, dove due pareti di uguale (Figura 2.7.a) o di<br />

differente rigidezza (Figura 2.7.b) sono connesse mediante travi. Le pareti tendono a comportarsi<br />

come delle mensole, e, imponendo una sufficiente rotazione alle travi di collegamento, si determina<br />

la formazione di cerniere plastiche, creando così un sistema capace di dissipare energia lungo<br />

l’intera altezza della struttura.<br />

Quando invece le travi risultano più forti delle pareti (Figura 2.7.c), si può avere una rottura a taglio<br />

e la risposta sismica sarà caratterizzata da duttilità limitata e bassa dissipazione di energia.<br />

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