TESI DI DOTTORATO Modellazione e analisi non lineare - LabMec ...
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Capitolo 7. Analisi dei risultati numerici<br />
7.5. CONFRONTO TRA MODELLO MACROSCOPICO WALL7 E MODELLO AGLI<br />
ELEMENTI FINITI PER GLI SPECIMENS 3 E 5<br />
Nella Figura 7.59 sono riportate le curve numeriche monotone ottenute attraverso il programma<br />
agli elementi finiti VecTor2 (FEM) e mediante il modello macroscopico WALL7. Si può osservare<br />
come i risultati ottenuti sono tra loro confrontabili e soprattutto il modello WALL7 presenta un<br />
buon accordo con i risultati sperimentali.<br />
Il modello FEM, caratterizzato da una mesh abbastanza fitta (Figura 7.2.d e Figura 7.14), ha però<br />
richiesto un tempo computazionale piuttosto elevato, impiegando, con lo stesso mezzo di calcolo<br />
(AMD Athlon(tm) XP 1800, 1.53 GHz, 512 MB di RAM), circa un’ora contro gli appena 2 secondi<br />
che sono stati necessari per l’<strong>analisi</strong> mediante il modello WALL7.<br />
Esso comunque rappresenta un potente strumento, che ha consentito <strong>non</strong> solo di determinare lo<br />
stato tensionale e deformativo della parete al variare del carico applicato, ma ha anche permesso di<br />
individuare le zone di formazione delle fessure, la loro direzione, ampiezza e distanza.<br />
D’altra parte, bisogna tenere presente che tutte queste informazioni, pur fornendo indicazioni<br />
importanti in uno studio sviluppato nell’ambito della ricerca, potrebbero <strong>non</strong> essere richieste nel<br />
campo professionale, nel quale ciò che maggiormente interessa il professionista, oltre alla<br />
conoscenza del taglio e degli spostamenti nelle condizioni ultime, è la risposta in termini globali.<br />
Infine, si deve far notare che il modello FEM permette di determinare la relazione tra il taglio alla<br />
base V e lo spostamento totale in sommità δ3, ma <strong>non</strong> consente di definire l’andamento dello stesso<br />
taglio in funzione delle due componenti tagliante δ3,shear e flessionale δ3,flex considerate<br />
separatamente.<br />
Taglio alla base V (kN)<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Specimen 3<br />
FEM<br />
WALL7 (c=0.4)<br />
Curva Sperimentale<br />
0 20 40 60 80 100 120 140 160<br />
Spostamento in sommità δ 3= δ 3,shear +δ 3,flex (mm )<br />
213<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Specimen 5<br />
(a) (b)<br />
Taglio alla base V (kN)<br />
FEM<br />
WALL7 (c=0.4)<br />
Curva Sperimentale<br />
0 10 20 30 40 50 60 70 80<br />
Spostamento in sommità δ 3= δ 3,shear+δ 3,flex (mm )<br />
Figura 7.59. Confronto numerico-sperimentale per taglio alla base V vs spostamento in sommità<br />
δ3: (a) Specimen 3; (b) Specimen 5.