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TESI DI DOTTORATO Modellazione e analisi non lineare - LabMec ...

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Capitolo 6. Metodo di <strong>analisi</strong><br />

relativi ai carichi nodali dei singoli elementi.<br />

I modelli proposti per l’<strong>analisi</strong> prevedono due livelli di discretizzazione per la parete.<br />

La struttura è inizialmente suddivisa in elementi discreti, secondo lo spirito classico degli elementi<br />

finiti, considerando l’asse longitudinale dei pannelli e collocando i nodi a delimitare i singoli<br />

elementi. In altre parole, le pareti, sottoposte a prove sperimentali da Vallenas et al. [1979] e<br />

descritte nel capitolo 5, sono discretizzate in un numero finito di conci, pari al numero dei piani,<br />

per ognuno dei quali viene adottato un opportuno modello atto a simulare la loro risposta.<br />

Oltre a tale discretizzazione longitudinale, se ne prevede un’altra operata sulla sezione retta<br />

dell’elemento, al fine di introdurre nel processo di <strong>analisi</strong> il contributo delle singole fibre. Il<br />

numero di queste ultime, in cui viene suddivisa la sezione, è variabile e dipende dall’accuratezza<br />

che si intende ottenere nell’<strong>analisi</strong>.<br />

In particolare, si fa riferimento ai seguenti modelli di parete:<br />

• Three Vertical Line Element Model (TVLEM), descritto nel paragrafo 4.3.3;<br />

• Multi Component in Parallel Model (MCPM), descritto nel paragrafo 4.3.5.<br />

6.2.1. Matrice di rigidezza elastica per TVLEM<br />

Ogni piano della parete è schematizzato mediante un modello TVLEM (paragrafo 4.3.3), i cui<br />

pendoli hanno lunghezza pari all’altezza di piano hk e la distanza tra le molle verticali più esterne,<br />

rappresentanti gli elementi di bordo, è uguale all’interasse Lbe tra i boundary elements; la molla a<br />

taglio orizzontale è posta ad una distanza chk (con k = 1, 2, 3) dal nodo inferiore (Figura 6.1).<br />

Lbe<br />

h3<br />

h2<br />

h1<br />

Lbe<br />

138<br />

h3<br />

h2<br />

h1<br />

(1-c)h3<br />

ch3<br />

(1-c)h2<br />

(1-c)h1<br />

(a) (b) (c)<br />

Figura 6.1. Discretizzazione della parete mediante TVLEM: (a) specimens 3 e 4; (b) specimens 5 e 6; (c)<br />

<strong>Modellazione</strong> degli specimens mediante TVLEM.<br />

ch2<br />

ch1<br />

Lbe<br />

y<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

h3<br />

h2<br />

h1<br />

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