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TESI DI DOTTORATO Modellazione e analisi non lineare - LabMec ...

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Capitolo 4. <strong>Modellazione</strong> di pareti strutturali<br />

f c1<br />

f ct<br />

ε ct<br />

ε c1<br />

115<br />

f c2<br />

f' c<br />

β<br />

ε'c<br />

(a) (b)<br />

Figura 4.42. Legami costitutivi per il calcestruzzo: (a) calcestruzzo in trazione [Belarbi e Hsu, 1994];<br />

(b) calcestruzzo in compressione [Orakcal et al., 2006].<br />

4.3.10.3. Metodologia numerica<br />

L’elemento parete presenta sei gradi di libertà, cioè spostamenti assiali u, trasversali v e rotazioni ϕ<br />

ad entrambe le estremità (Figura 4.41). Assumendo che lo scorrimento a taglio sia uniforme lungo<br />

l’altezza e considerando valido il principio di conservazione delle sezioni piane, la deformazione<br />

assiale εy e la deformazione tangenziale γxy nelle fibre verticali possono essere determinate in<br />

funzione dei prescritti gradi di libertà selezionati nel corrente passo dell’<strong>analisi</strong>. Alla deformazione<br />

trasversale εx viene dato un valore iniziale di tentativo per poter definire il campo di deformazioni e<br />

calcolare le tensioni, sulla base dei legami costitutivi adottati, e le forze agenti in ciascuna fibra, in<br />

funzione delle proprietà geometriche (dimensioni ed area di armatura). Le variabili in uscita, legate<br />

alle deformazioni di input εx e γxy, sono la tensione assiale fy e quella tangenziale vxy per ogni<br />

elemento monoassiale (Figura 4.43).<br />

Figura 4.43. Variabili di input ed di output nel modello OAM [Orakcal et al., 2006].<br />

Si procede iterativamente modificando la deformazione εx, fino a che <strong>non</strong> risulta soddisfatto<br />

l’equilibrio nella direzione orizzontale all’interno di ogni elemento monoassiale.<br />

Per un valore di tentativo di εx (con le prescritte deformazioni εy e γxy), viene definito il campo di<br />

deformazione per ogni elemento monoassiale attraverso l’angolo θ (equazione (4.5)) e le<br />

deformazioni principali εc1 (equazione (4.3)) e εc2 (equazione (4.4)) (Figura 4.44).<br />

ε c2

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