biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press
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1. Introduzione<br />
il canone e la traduZione<br />
Siri Nergaard<br />
alla fine degli anni novanta vengono pubblicati due volumi <strong>di</strong> Translation<br />
Stu<strong>di</strong>es che segnano in qualche modo l’ufficialità della <strong>di</strong>sciplina,<br />
stabilendone il lessico e i temi principali. si tratta rispettivamente <strong>di</strong> un<br />
<strong>di</strong>zionario e <strong>di</strong> un’enciclope<strong>di</strong>a, i primi del loro genere in questo ambito <strong>di</strong><br />
ricerca <strong>di</strong> affermazione accademica piuttosto recente. Partiamo dall’ultimo<br />
dei due, la Routledge Encyclope<strong>di</strong>a of Translation Stu<strong>di</strong>es (1998), poiché si<br />
tratta della pubblicazione più ambiziosa: il volume può infatti essere considerato<br />
un momento significativo nell’operazione <strong>di</strong> affermazione istituzionale<br />
dei Translation Stu<strong>di</strong>es (da ora in poi ts, o stu<strong>di</strong> sulla traduzione).<br />
dagli inizi degli anni novanta la casa e<strong>di</strong>trice sta promuovendo gli stu<strong>di</strong><br />
sulla traduzione con una ricca lista <strong>di</strong> pubblicazioni, coronata in un certo<br />
senso dall’enciclope<strong>di</strong>a. se la <strong>di</strong>sciplina merita un’opera così importante<br />
significa che ha raggiunto un certo prestigio, e che la maturità è tale da<br />
giustificare un volume che tenti <strong>di</strong> dare una visione d’insieme sistematica<br />
e ragionata dei <strong>di</strong>versi approcci e stu<strong>di</strong>.<br />
l’enciclope<strong>di</strong>a è sud<strong>di</strong>visa in due sezioni: la prima, <strong>di</strong> circa 290 pagine,<br />
contiene la parte generale, mentre la seconda, della stessa mole, è de<strong>di</strong>cata<br />
alle <strong>di</strong>verse storie e tra<strong>di</strong>zioni ed è <strong>di</strong>visa per aree geografiche. tra gli ottantuno<br />
lemmi della parte generale la voce «canone» non compare. È invece<br />
compresa la voce «antologie <strong>di</strong> traduzione» che include la questione del canone,<br />
dal momento che gli stu<strong>di</strong>osi sembrano ritenere che proprio le antologie<br />
abbiano spesso una funzione particolarmente significativa nel processo<br />
della sua formazione: «anthologies, mostly of non-translated literature, are<br />
a mainstay of debate about the canon» 1 , scrive armin Paul frank nella voce<br />
enciclope<strong>di</strong>ca, senza però approfon<strong>di</strong>re ulteriormente la questione 2 .<br />
l’anno precedente, nel 1997, anche la st. Jerome Publishing <strong>–</strong> casa e<strong>di</strong>trice<br />
specializzata nella pubblicazione <strong>di</strong> testi sulla traduzione <strong>–</strong> con Dictionary<br />
of Translation Stu<strong>di</strong>es, ha cercato <strong>di</strong> dare or<strong>di</strong>ne e sistematizzare<br />
la <strong>di</strong>sciplina, affermando, allo stesso tempo, l’esistenza e l’autonomia degli<br />
stu<strong>di</strong> sulla traduzione. neppure in questo volume, tra più <strong>di</strong> 200 voci,<br />
appare «canone».<br />
dalla consultazione <strong>di</strong> questi due testi si può concludere che la questione<br />
del canone letterario non pertiene alla <strong>di</strong>sciplina dei ts <strong>–</strong> almeno non<br />
o. de Zordo, f. fantaccini (a cura <strong>di</strong>), altri canoni / canoni altri pluralismo e stu<strong>di</strong> letterari<br />
isbn (online) 978-88-6453-012-3, 2011 firenze university <strong>Press</strong>