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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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due Parole sulla PARALETTERATURA 51<br />

[…] è, questo, un fenomeno tutto moderno, legato solo all’esistenza<br />

<strong>di</strong> un pubblico <strong>di</strong> massa e <strong>di</strong> una ottusa e cinica industria cultuale?<br />

i canti rapso<strong>di</strong>ci da cui derivarono i poemi epici greci, non erano costruiti<br />

anche essi sulla ripetitività <strong>di</strong> situazioni, personaggi, stilemi?<br />

[…] e allora la ripetitività e la serialità <strong>di</strong> tanta letteratura d’oggi <strong>–</strong> il<br />

poliziesco, la fantascienza <strong>–</strong> si spiegherebbero con un certo che <strong>di</strong> ‘epico’<br />

che sarebbe in questi generi: saghe <strong>di</strong> un’epica piccolo-borghese 18 .<br />

sebbene la legittimazione ‘epica’ abbia indubbiamente il suo fascino,<br />

forse la più grande intuizione <strong>di</strong> Petronio è l’aver compreso, e <strong>di</strong>chiarato<br />

esplicitamente, che «la <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> valore […] passa non tra l’uno e l’altro<br />

genere, ma all’interno <strong>di</strong> ciascun genere, e pertanto caratterizza opere<br />

non generi» 19 .<br />

nel 1992 esce il testo fondamentale <strong>di</strong> daniel couégnas, Introduction<br />

à la paralittérature, che sarà pubblicato in italia cinque anni dopo e fisserà<br />

definitivamente il termine pur ammettendone la natura elusiva, ambigua<br />

e finanche repellente:<br />

il termine ‘paraletteratura’ è <strong>di</strong> quelli che non si riescono mai a<br />

usare, capire o leggere in tutta serenità. Pozzo senza fondo <strong>–</strong> vaso <strong>di</strong><br />

Pandora o cavità dell’inferno <strong>–</strong> il termine porta con sé un numero<br />

considerevole <strong>di</strong> conflitti metodologici, culturali, se non ad<strong>di</strong>rittura<br />

ideologici […] Per precauzione, lo si inquadra fra virgolette, esplicite<br />

o meno, che permettono al locatore <strong>di</strong> tenerlo a <strong>di</strong>stanza. altri rifiutano<br />

la parola <strong>di</strong> per se stessa […] altri, attraverso la parola, rifiutano<br />

il suo referente, la ‘cattiva letteratura’, la ‘letteratura da e<strong>di</strong>cola <strong>di</strong><br />

giornali’ ecc. 20 .<br />

ma cosa in<strong>di</strong>ca esattamente il termine? couégnas traccia la storia<br />

dell’annoso problema della norma letteraria e della gerarchia dei generi,<br />

concentrando poi la sua attenzione sul campo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> nato dall’incontro/<br />

scontro della rappresentazione letteraria con i mezzi <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong><br />

massa. nemmeno lui risparmia todorov, secondo il quale tutto ciò che<br />

non può essere definito «capolavoro» viene necessariamente svalutato come<br />

«<strong>di</strong> secondo or<strong>di</strong>ne» o «popolare», e cita invece gli stu<strong>di</strong> innovativi <strong>di</strong><br />

bachtin, frye e soprattutto umberto eco, autore della fortunata definizione<br />

dell’opera letteraria come una struttura ‘aperta’, un sistema <strong>di</strong> relazioni<br />

sempre nuove e in movimento, capaci <strong>di</strong> mutare forma e valore nel rapporto<br />

fra artista e pubblico 21 . non è dunque possibile stabilire un limite netto<br />

tra letteratura e paraletteratura, tra alto e basso, tra impegno ed evasione,<br />

tra nobiltà e borghesia del campo letterario; ed è altresì necessario superare<br />

il concetto <strong>di</strong> ‘massa’ come sinonimo <strong>di</strong> caduta intellettuale. alcuni<br />

anni dopo fritjof capra, esponendo le sue idee sui mutamenti in atto nel<br />

campo del sapere e della visione del mondo, esprimerà lo stesso concetto,<br />

sebbene in <strong>di</strong>verso ambito: in natura «non c’è alcun ‘sopra’ o ‘sotto’, e non<br />

esistono gerarchie. ci sono reti dentro altre reti» 22 .

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