biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press
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Valentina Vannucci<br />
guito sarà possibile confrontarsi. nei testi in questione, la cui finzionalità<br />
è <strong>di</strong>chiarata sin dagli elementi paratestuali, l’elemento romanzesco esplicita<br />
una concezione <strong>di</strong> storia strutturata <strong>di</strong>scorsivamente che, svelando<br />
come i fatti acquistano significato, innesca una riflessione metanarrativa<br />
che è anche, paradossalmente, «progressiva» 16 . il dato storico-biografico,<br />
nelle biofiction sopra menzionate, è inoltre fedelmente e dettagliatamente<br />
ricostruito: non vi è un solo episo<strong>di</strong>o, nel periodo storico <strong>di</strong> riferimento<br />
che va dal 1519 al 1533, che non possa essere controllato in una qualsiasi<br />
narrazione storiografica sul rinascimento italiano, e chi legge può ipoteticamente<br />
chiedersi, durante la fruizione dei testi <strong>di</strong> roessner, se la caterina<br />
extra-testuale, quell’in<strong>di</strong>vidualità extra-<strong>di</strong>scorsiva non conoscibile in<br />
quanto passata, dovesse essere mossa soltanto da fini ambiziosi ed egoistici,<br />
se solo a questi fosse strumentale la pre<strong>di</strong>lezione che accordava alle arti<br />
occulte e infine, per assurdo, se quel suo giovane cuoco personale, <strong>di</strong> cui<br />
i documenti storici non ci <strong>di</strong>cono poi molto perché estraneo a quei centri<br />
<strong>di</strong> potere che controllano il <strong>di</strong>scorso, non potrebbe aver realmente intrapreso<br />
una relazione con michelangelo, smarrita in quei frammenti seppelliti<br />
delle storie che la storia non ha incluso nel suo progetto narrativo.<br />
la preferenza accordata a personalità realmente vissute ma decentrate<br />
per età (nei romanzi <strong>di</strong> roessner caterina è colta durante la sua infanzia e<br />
fanciullezza), classe sociale, orientamento sessuale (il giovane cuoco tommaso)<br />
oppure, altrove, genere, etnia ed altri simili ‘marcatori’ <strong>di</strong> identità,<br />
denuncia la presenza <strong>di</strong> un soggetto che non si è <strong>di</strong>ssolto in un effetto<br />
<strong>di</strong> superficie, o almeno non necessariamente: esso può ancora mostrarsi<br />
nella sua (supposta) interezza purché la sua coerenza sia consapevolmente<br />
illusoria 17 , plasmata <strong>di</strong>scorsivamente da chi scrive alla maniera in cui<br />
il soggetto canonico non marcato <strong>–</strong> per assunzione maschio, occidentale,<br />
bianco ed eterosessuale <strong>–</strong> ha filtrato in modo non innocente il canone della<br />
storia ufficiale, la cui ideologia è riconosciuta e svelata dalle biofiction.<br />
l’identità, mai quanto oggigiorno considerata tanto marginale, è dunque<br />
usata per decostruire la storia, e proprio le nozioni alternative <strong>di</strong> soggettività<br />
sfidano quel dominio letterario che costituisce il canone storiografico,<br />
inteso come sistema <strong>di</strong> potere che fa emergere alcune rappresentazioni e ne<br />
sommerge altre. chi scrive biofiction non rinnega la consapevolezza storica<br />
ma sfrutta le nostre incertezze epistemologiche (la capacità <strong>di</strong> conoscere<br />
gli ‘oggetti ultimi’ del passato) manipolando il materiale storico per arrivare<br />
ad una interpretazione della vita che è in ogni caso plausibile 18 . lo<br />
stesso genere biografico <strong>–</strong> concepito, <strong>di</strong>cevamo, come una ipotesi verosimile<br />
<strong>–</strong> ha del resto affrontato, nell’ultima parte del secolo scorso, decenni<br />
<strong>di</strong> sperimentazioni 19 che hanno affiancato la sua stesura tra<strong>di</strong>zionale: dalla<br />
pionieristica fictionalized biography <strong>di</strong> marguerite Yourcenar Memoires<br />
d’Hadrien (1951) 20 , alla anti-biography <strong>di</strong> david e. nye The Invented Self<br />
(1983) 21 le cui fonti citate nel titolo non vengono mai ricomposte in una<br />
sintesi coerente, con l’effetto <strong>di</strong> produrre non uno ma molti Thomas e<strong>di</strong>son,<br />
la biografia ha cercato <strong>di</strong> rendere conto <strong>di</strong> un ‘io’ multiplo, decentrato<br />
e inconoscibile, includendo nel suo progetto estetico il carattere limitati-