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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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200<br />

arianna antonielli<br />

le proprie ‘regole <strong>di</strong> gioco’ e conoscere quelle degli altri. È chiaro infatti,<br />

trattandosi appunto <strong>di</strong> un processo che tende a coinvolgere un numero<br />

potenzialmente illimitato <strong>di</strong> persone che si trovano in contesti spaziotemporali<br />

<strong>di</strong>versi, con uno specifico retroterra socio-culturale, che queste<br />

stesse ‘regole <strong>di</strong> gioco’ possono e devono essere assolutamente <strong>di</strong>sparate<br />

le une dalle altre e avere, in primis, un’identità tendenzialmente trans-nazionale<br />

e trans-culturale.<br />

la rivoluzione <strong>di</strong>gitale è stata in primo luogo una rivoluzione culturale,<br />

sostiene beatrice töttössy, evidenziando come internet abbia inaugurato<br />

una nuova concezione sociologica e antropologica della cultura, con l’avvio<br />

<strong>di</strong> un duplice processo <strong>di</strong> acculturazione: un’acculturazione in rete e della<br />

rete ovvero, acculturandosi in rete, si accultura la rete. in effetti, stando<br />

ai dettami della netiquette — il galateo del web — se è vero e necessario<br />

che colui che riceve cultura/informazioni, è anche chiamato a restituire<br />

cultura in forma nuova e rielaborata, è altresì chiaro che l’atto <strong>di</strong> ‘ricevere’<br />

cultura da parte degli utenti della rete implica evidentemente una loro<br />

acculturazione online; quest’ultima, a sua volta, innesca un meccanismo<br />

opposto e parallelo, che dovrebbe appunto concludersi con l’‘inserimento’<br />

e quin<strong>di</strong> la trasmissione, ad opera degli utenti stessi, <strong>di</strong> nuova cultura/informazione<br />

in rete. il web, quale «nuova infrastruttura del sapere» 3 ,<br />

<strong>di</strong>viene l’oggetto privilegiato <strong>di</strong> tale processo in fieri, da un lato subendo<br />

esso stesso una continua metamorfosi o, appunto, un’acculturazione e,<br />

dall’altro, garantendo ai navigatori una maggiore autonomia nel proprio<br />

personale processo <strong>di</strong> netBildung 4 , soprattutto per quanto concerne i due<br />

<strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> inserimento (upload) e/o <strong>di</strong> fruizione (download) del messaggio<br />

<strong>di</strong>gitale. un’autonomia che definirei, in prima istanza, <strong>di</strong> tipo contenutistico,<br />

giacchè gli utenti possono scegliere liberamente la tipologia <strong>di</strong><br />

informazione che vogliono inserire in rete o ricevere dalla rete. ne deriva<br />

che è possibile trovare sul web, <strong>di</strong>gitando un semplice in<strong>di</strong>rizzo oppure<br />

conducendo una query per titolo o autore attraverso i numerosi motori <strong>di</strong><br />

ricerca <strong>di</strong>sponibili, quasi ogni prodotto creativo o, in termini legislativi,<br />

ogni opera d’ingegno partorita dalla mente umana, sia essa più o meno<br />

conosciuta e accre<strong>di</strong>tata. Questa ipotetica presenza <strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> contenuto<br />

è altresì favorita da un secondo livello <strong>di</strong> auonomia che coinvolge<br />

ancora una volta gli internauti, ma che sembra interessare essenzialmente<br />

il loro approccio all’informazione inserita o fruita. com’è noto, l’autore<br />

e il lettore dello scriptorium virtuale <strong>di</strong> internet non sono chiamati a rispettare<br />

alcun vincolo spaziale e temporale. Questo significa che possono<br />

entrare all’interno del processo comunicativo virtuale, ovvero immettere<br />

contenuto in rete oppure scaricarlo, in quasi assoluta libertà, scegliendo<br />

dunque ‘quando’ e ‘dove’, ma anche ‘come’ e ‘perché’ dare avvio alla<br />

propria netBildung.<br />

È chiaro che la semplicità <strong>di</strong> accesso e utilizzo del canale <strong>di</strong>gitale, nonché<br />

la velocità con le quali è possibile inserirvi informazioni a costi ridotti<br />

e senza vincoli spazio-temporali e, come vedremo meglio in seguito, il<br />

superamento della necessità <strong>di</strong> una qualsivoglia identità e<strong>di</strong>toriale o cri-

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