biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press
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il canone gaY 161<br />
constraints. it may be true that modern gays have characteristics of a<br />
recognizably modern personality, but it is an absurd exaggeration to<br />
say that the homosexual was invented in the late nineteenth century 23 .<br />
ma se il desiderio omosessuale può essere considerato transculturale,<br />
transnazionale e transtorico, ecco allora giustificato l’intero impianto della<br />
History of Gay Literature <strong>di</strong> gregory Woods, de<strong>di</strong>cata, come ha <strong>di</strong>chiarato<br />
il suo stesso autore, alle «representations of male-male sexual relationships<br />
(lasting or brief) from all cultures and all periods, either by men who had<br />
such relationships, or by any men», o meglio, seppur nel riconoscimento<br />
della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in maniera inequivocabile dove stia la linea<br />
<strong>di</strong> demarcazione tra l’amore e l’amicizia, alle «representations of male-male<br />
love (as opposed to mere friendship) from all cultures and all periods, either<br />
by men who had such relationships, or by any men» 24 . Woods confessa<br />
apertamente <strong>di</strong> provare una forte nostalgia per gli anni anteriori alla<br />
pubblicazione degli stu<strong>di</strong> sulla storia della sessualità <strong>di</strong> michel foucault,<br />
quando parlare dell’omosessualità in termini transculturali, transnazionali<br />
e transtorici non costituiva un problema ed è fermamente convinto<br />
che sia questa la strada giusta per rendere un buon servizio al «gay common<br />
reader», che altrimenti rischia <strong>di</strong> smarrirsi nei meandri delle sofisticate<br />
<strong>di</strong>squisizioni offerte dall’«uncommon queer theorist». nel suo libro<br />
egli percorre così un lungo tragitto sia spaziale che temporale, si muove<br />
dall’oriente all’occidente e passa dall’antichità greca e romana al me<strong>di</strong>oevo<br />
cristiano, dal rinascimento europeo al settecento libertino e gotico,<br />
dal rinascimento americano alla letteratura vittoriana e dalla letteratura<br />
del primo novecento agli anni dell’aids, spingendosi anche all’esame <strong>di</strong><br />
una questione spinosa e al centro <strong>di</strong> accesi <strong>di</strong>battiti come le alternative che<br />
sono state proposte al consueto assetto dell’istituzione familiare incentrata<br />
sul rapporto monogamico tra un uomo e una donna. se più ristretto è<br />
il panorama offerto da Paul Hammond in Love between Men (1996), altrettanto<br />
ampio è invece lo scenario preso in esame da robert drake nel<br />
suo The Gay Canon 25 , che prende le mosse dalla bibbia e dai poemi omerici<br />
per giungere fino ai giorni nostri, soffermandosi lungo il cammino su<br />
un’enorme quantità <strong>di</strong> autori e <strong>di</strong> testi, per lo più occidentali ma anche<br />
orientali, alcuni vere e proprie colonne portanti del canone letterario, altri<br />
figure senza dubbio meno note e consolidate che inducono a riflettere<br />
su che cosa possa e debba giustificare un ampliamento del canone e una<br />
revisione della sua costituzione tra<strong>di</strong>zionale. una simile riflessione ci riconduce<br />
inevitabilmente al problema costituito dalla necessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
il tratto che giustifichi l’assunzione da parte del testo dello status <strong>di</strong><br />
canonicità, da Harold bloom, come abbiamo avuto modo <strong>di</strong> vedere, in<strong>di</strong>viduato<br />
in una «singolarità che mai assimiliamo del tutto o che <strong>di</strong>viene un<br />
dato tale che restiamo abbagliati dalle sue i<strong>di</strong>osincrasie» 26 , come accade,<br />
rispettivamente, nel caso <strong>di</strong> dante e <strong>di</strong> shakespeare.<br />
si tratta, in ultima analisi, <strong>di</strong> un problema qualitativo e ne è ben consapevole<br />
e. dean Kolbas allorché non risparmia le sue critiche a quelle <strong>di</strong>-