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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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226<br />

arianna antonielli<br />

esiste una realtà oggettiva del testo, ma un suo continuo ri-uso attualizzante. non<br />

viene più dunque accre<strong>di</strong>tato qualcosa come una inseità del testo, una strutturazione<br />

matematizzabile del suo significato, che possa sostituire all’esperienza viva<br />

del lettore il proce<strong>di</strong>mento algoritmico della macchina. anzi, per <strong>di</strong>rla tutta, non<br />

esiste un testo» (Internet e letteratura: ..., cit.). Per ulteriori approfon<strong>di</strong>menti si<br />

vedano inoltre r. mordenti, Oltre il gesto della moglie <strong>di</strong> Lot: esperienze e proposte<br />

<strong>di</strong> uso dell’informatica per l’e<strong>di</strong>zione critica, in c.c. bérard (a cura <strong>di</strong>), Récit et<br />

Informatique; Actes de la journée d’études, Cente de Richerches en Langue et Littérature<br />

italiennes, université de Paris X-nanterre, 9 décembre 1989, É<strong>di</strong>tions de<br />

l’espace européen, la garenne-colombe 1991; a. ca<strong>di</strong>oli, Il critico navigante,<br />

cit.; c. benedetti, L’ombra lunga dell’autore. Indagine su una figura cancellata,<br />

feltrinelli, milano 1999.<br />

18 a. ca<strong>di</strong>oli, Il critico navigante, cit., p. 35.<br />

19 n. fraistat, s. Jones, c. stahmer, The Canon, The Web, and the Digitization<br />

of Romanticism, in “romanticism on the net <strong>10</strong>” (may 1998), (09/<strong>10</strong>).<br />

20 m. riva, Per una comunità della formazione letteraria, cit., p. 57.<br />

21 Ibidem.<br />

22 se fino al 2003 il tema della <strong>di</strong>gitalizzazione del patrimonio librario<br />

dell’umanità (grazie alla creazione delle cosiddette biblioteche <strong>di</strong>gitali) era <strong>di</strong> pertinenza<br />

assoluta del mondo della ricerca, a partire da tale anno la <strong>di</strong>gitalizzazione<br />

ha interessato tutto il mondo della net economy, e specificamente nomi quali<br />

amazon, google, Yahoo! e microsoft. in effetti, è stato proprio nell’ottobre 2003<br />

che la libreria online amazon ha promosso una nuova modalità <strong>di</strong> ricerca per<br />

parole-chiave all’interno dei libri in versione <strong>di</strong>gitale, la cosiddetta funzione del<br />

Search inside a book. Per realizzare questo servizio, la amazon ha creato una base<br />

dati che include svariate migliaia <strong>di</strong> opere <strong>di</strong>gitalizzate in collaborazione con ben<br />

200 case e<strong>di</strong>trici. mantenendosi al passo con i tempi, anche google nel 2004 ha<br />

sottoscritto un accordo <strong>di</strong> collaborazione con le università <strong>di</strong> oxford, Harvard,<br />

stanford, del michigan e della new York Public library allo scopo <strong>di</strong> realizzare<br />

un’unica <strong>biblioteca</strong> virtuale in grado <strong>di</strong> raccogliere e <strong>di</strong>gitalizzare l’intero patrimonio<br />

librario dell’umanità.<br />

23 cfr. a. antonielli, Shaping the New English Literature? An Interview with<br />

Web-Author C. Kilian, OA Publisher F. Pinter, and Academic Web-Reader C.M.<br />

Bajetta, «textus», 22, 2009, pp. 419-420. Per ogni approfon<strong>di</strong>mento su The Rossetti<br />

Archive rimando a J. mcgann, Ra<strong>di</strong>ant Textuality: Literature After the World<br />

Wide Web, cit., pp. <strong>10</strong>-19.<br />

24 come osserva nisticò, «[…] dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> un’ecologia della lettura, la<br />

fruizione dei testi letterari on line non equivale alla stessa cosa rispetto alla lettura<br />

sul cartaceo solo cambiato lo strumento» poiché, «quando mi accingo a leggere<br />

on line, lo faccio con il presupposto psicologico-culturale <strong>di</strong> un imprinting tecnologico<br />

[…], che si traduce in autorità, e che mi sostiene e mi autorizza, appunto, a<br />

svolgere l’attività che sto imprendendo […]. la velocità della macchina influisce<br />

(asse della quantità) sull’esperienza della lettura (asse della qualità). essa infatti,<br />

come nel caso <strong>di</strong> un motore <strong>di</strong> ricerca interno a un’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> testi […], accorcia<br />

brutalmente i tempi della lettura della ricerca; e cambia tutti i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />

memoria umani che hanno finora sorretto le operazioni della lettura personale e<br />

della lettura critica <strong>di</strong> un testo. Queste ultime hanno talvolta assegnato una specifica<br />

qualità, un’impronta personale, uno stile alle letture (esiste uno stile <strong>di</strong> lettura<br />

oltre che <strong>di</strong> scrittura) che in qualche caso ha fatto, o ha contribuito enormemente

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