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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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«canons <strong>di</strong>e Hard» 225<br />

book and a book in the public domain was virtually negligible for the common<br />

user as the only thing that you could practically do with it was to read it and<br />

rea<strong>di</strong>ng, of course, has never infringed any copyright laws. With the advent of<br />

the internet, the public domain has changed from being primarily a legal term<br />

describing non-copyrighted material, to a gigantic, easily accessible and perfectly<br />

free archive containing texts, pictures, video, sound files and computer software.<br />

The attempts at making literary texts in the public domain accessible have<br />

been particularly interesting and intense as organisations like Project gutenberg<br />

(gutenberg.net/) have <strong>di</strong>gitised thousands of texts now in the public domain.<br />

The internet Public library (www.ipl.org), a non-profit organisation collecting<br />

a great deal of <strong>di</strong>gital texts for public viewing, boasts 20.000 titles (admittedly<br />

not all of them in the public domain)», J. Höglund, E<strong>di</strong>ting the Internet:<br />

Teacher Compiled Electronic Anthologies, (01/11).<br />

11 si vedano in tale ambito blog, forum, mail group, mailing lists, ognuno de<strong>di</strong>cato<br />

a particolari argomenti o soggetti letterari.<br />

12 J. Höglund, E<strong>di</strong>ting the Internet: …, cit., (01/11).<br />

13 il numero è chiaramente esemplificativo dei tre casi principali e <strong>di</strong> più facile<br />

riscontro, ma non intende affatto essere esaustivo.<br />

14 r. nisticò, Internet e letteratura: inizio o fine dell’esperienza?, (01/11).<br />

15 tranne il caso in cui tale necessità sia volutamente accolta e confermata (è<br />

questo ciò che avviene nei siti web commerciali che riproducono fedelmente il<br />

cartaceo nel virtuale).<br />

16 m. gamer, Response for ‘Romanticism, the Canon, and the Web’, cit., (12/<strong>10</strong>).<br />

17 r. barthes, S/Z, É<strong>di</strong>tions du seuil, collection «tel Quel», Paris 1970, p. <strong>10</strong>.<br />

a tal proprosito è necessario ricordare che lo stesso barthes in La mort de l’auteur<br />

(1968) riven<strong>di</strong>ca la libertà <strong>di</strong> ogni lettore <strong>di</strong> fronte al testo, giacchè l’istanza autoriale<br />

è venuta meno. in tale senso, in S/Z egli <strong>di</strong>stingue tra testi <strong>di</strong> tipo realistico,<br />

il cui significato è chiuso, fisso, non interpretabile ma soltanto ‘leggibile’ e testi<br />

aperti, interpretabili e quin<strong>di</strong> ‘scrivibili’ da ogni lettore. a questo riguardo, nisticò<br />

evidenzia come «secondo le teorie testualiste in auge nella critica letteraria<br />

da qualche decennio, il testo non appartiene all’autore […], né tanto meno al<br />

solo lettore […]: il senso appartiene al testo stesso, depositato a un livello oggettivo,<br />

e pertanto afferrabile dal proce<strong>di</strong>mento co<strong>di</strong>ficato della macchina […]. c’è<br />

dunque una chiara continuità fra teoria del testo, che ha improntato la corrente,<br />

fino a poco tempo fa egemonica, degli stu<strong>di</strong> strutturalistici e semiotici, e stu<strong>di</strong>o<br />

informatico della letteratura. non a caso questa è la seconda volta che, a partire<br />

dalla seconda metà del secolo trascorso, gli stu<strong>di</strong> letterari chiedono aiuto alla<br />

scienza e alla tecnologia per uscire da una (presunta? davvero importante?) crisi.<br />

È successo negli anni sessanta-settanta con lo strutturalismo e in seguito con la<br />

semiotica; oggi accade con l’informatica. tuttavia la situazione oggi non è più<br />

questa; e il pendolo della critica letteraria è tornato ad oscillare dalla parte del<br />

lettore. l’estetica della ricezione ha messo in luce la fondamentale componente<br />

della “concretizzazione” che ogni lettore compie su un testo, quasi come riscrivendolo<br />

e attualizzandolo, <strong>di</strong> sicuro reperendone sensi nuovi alla luce della sua<br />

storicità e dei suoi contesti ricettivi. inoltre, si è sempre più enfatizzato il concetto<br />

<strong>di</strong> “conflitto delle interpretazioni” <strong>di</strong> un testo; e la pragmatica ha sancito che non

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