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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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60<br />

alessandra calancHi<br />

tore del progetto Me<strong>di</strong>a in Transition, che nei suoi lavori ha affrontato problematiche<br />

quali l’integrazione fra la produzione me<strong>di</strong>atica tra<strong>di</strong>zionale e<br />

quella degli utenti e il <strong>di</strong>battito sulla proprietà intellettuale. i suoi volumi<br />

più significativi, Convergence Culture: Where Old and New Me<strong>di</strong>a Collide<br />

(2006) e Fans, Bloggers and Gamers: Exploring Participatory Culture<br />

(2006) <strong>–</strong> il sottotitolo fu poi cambiato, nell’e<strong>di</strong>zione paperback, in Me<strong>di</strong>a<br />

Consumers in a Digital Age) <strong>–</strong> si concentrano soprattutto sulla fan culture<br />

e sui luoghi d’incontro della cultura partecipativa sul web 61 .<br />

in italia, dove finalmente ci si inizia a muovere anche a livello accademico<br />

(un esempio sono i corsi tenuti da giovanni boccia artieri, docente<br />

<strong>di</strong> sociologia all’università <strong>di</strong> urbino e animatore del blog I me<strong>di</strong>a-mondo),<br />

i Wu ming <strong>–</strong> per esteso: Wu ming foundation <strong>–</strong> offrono un esempio<br />

particolarmente interessante sia <strong>di</strong> narrazione collettiva sia <strong>di</strong> cultura partecipativa.<br />

si tratta <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> scrittori (riccardo Pedrini, federico<br />

guglielmi, luca <strong>di</strong> meo, giovanni cattabriga, roberto bui) formatosi<br />

all’interno della sezione bolognese <strong>di</strong> un collettivo precedente, il luther<br />

blisset Project. la scelta <strong>di</strong> una denominazione che in cinese mandarino<br />

vuol <strong>di</strong>re «nessun nome» rispecchia il rifiuto del ruolo dell’autore come<br />

star, che porta i Wu ming a privilegiare l’importanza dell’opera piuttosto<br />

che la fama <strong>di</strong> chi l’ha prodotta.<br />

Questa scelta rappresenta una svolta significativa nel modo contemporaneo<br />

del narrare, e un punto <strong>di</strong> riferimento cruciale nel panorama<br />

internazionale soprattutto per il pubblico giovanile. i Wu ming si fanno<br />

portatori infatti <strong>di</strong> una scrittura attraverso la quale si esce dal concetto <strong>di</strong><br />

«autorialità» e dal mito del personaggio pubblico, televisivo (<strong>di</strong> qui la scelta<br />

dei Wu ming <strong>di</strong> non apparire mai in tV) per esprimere una superiorità del<br />

narratore sull’autore e della narrazione sul narratore. scompare l’in<strong>di</strong>vidualismo,<br />

e il progetto personale si fa momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e scambio, progetto<br />

collettivo appunto, al <strong>di</strong> là della pura e vuota cultura dell’immagine.<br />

i Wu ming, fra l’altro, hanno optato per una rinuncia formale al copyright<br />

operando l’invenzione simbolica e provocatoria del copy-left, ovvero<br />

la sostituzione del <strong>di</strong>ritto d’autore con il <strong>di</strong>ritto della storia (<strong>di</strong> ogni storia)<br />

a essere narrata e a circolare liberamente. dal sito ufficiale del gruppo è<br />

possibile scaricare i testi delle opere, per i quali è consentita una riproduzione<br />

(totale o parziale) in qualunque formato, e a scopi non commerciali.<br />

i Wu ming inoltre operano nel rispetto dell’ambiente: dalla scelta ecologica<br />

del tipo <strong>di</strong> carta usata per i libri ai contenuti delle conferenze, sempre<br />

improntate a problematiche civili, culturali e sociali <strong>di</strong> interesse collettivo.<br />

infine, l’aspetto più propriamente ‘partecipativo’ riguarda la formula<br />

narrativa <strong>di</strong> cui il lettore può farsi partecipe o co-narratore.<br />

Per fare un esempio, il loro romanzo Manituana non solo è stato scritto<br />

a <strong>di</strong>eci mani, ma includeva il contributo <strong>di</strong> lettori-utenti tramite il sito<br />

web, sotto forma <strong>di</strong> consigli, suggerimenti o veri e propri capitoli. inoltre<br />

il romanzo, che non si esaurisce nel volume pubblicato nel 2007, ne prevedeva<br />

altri due, per la stesura dei quali sono stati <strong>di</strong> nuovo incoraggiati<br />

i contributi dei lettori. nel sito è possibile

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