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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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il canone gaY 157<br />

comunque, il canone gay, nella sua configurazione più rigorosa, risulterebbe<br />

composto da una serie piuttosto ristretta <strong>di</strong> testi posteriori al 1869,<br />

scritti da omosessuali e sugli omosessuali, e ne rimarrebbero esclusi non<br />

solo quelli <strong>di</strong> argomento omosessuale partoriti da scrittori eterosessuali<br />

ma anche quelli in cui si possono riscontrare risvolti omoerotici sebbene<br />

non affrontino la trattazione <strong>di</strong> vere e proprie relazioni affettive e/o sessuali<br />

tra uomini. se gli anni posteriori al 1869, in particolare fino alla conclusione<br />

del clamoroso ed epocale processo della regina Vittoria contro oscar<br />

Wilde, hanno tanto concentrato su <strong>di</strong> sé l’attenzione sia degli esponenti<br />

dei gender stu<strong>di</strong>es che dei cultural stu<strong>di</strong>es, lo si deve comunque non certo<br />

alla semplice comparsa <strong>di</strong> un neologismo che a <strong>di</strong>spetto della sua <strong>di</strong>ffusione<br />

non ha mancato <strong>di</strong> suscitare obiezioni e polemiche da parte <strong>di</strong> chi<br />

si è spinto fino ad auspicarne la soppressione <strong>–</strong> rimostranze forse per lo<br />

più dovute alla sua adozione nel gergo degli operatori psicanalitici <strong>–</strong> ma<br />

al fatto che è in questo arco temporale che michel foucault ha in<strong>di</strong>viduato<br />

la nascita della figura dell’omosessuale moderno 13 , seguito in questo da<br />

altri esponenti della teoria costruzionistica della sessualità, seppur a volte<br />

con alcune lievi <strong>di</strong>screpanze <strong>di</strong> vedute che hanno imposto interessanti rettifiche<br />

e puntualizzazioni. ed è proprio da una scelta, <strong>di</strong> natura squisitamente<br />

ideologica, tra la posizione dei teorici del ‘costruzionismo’ e quella<br />

dei seguaci dell’‘essenzialismo’ che finisce in ultima analisi per <strong>di</strong>pendere<br />

l’effettiva configurazione <strong>di</strong> un canone a cui sembra <strong>di</strong> volta in volta<br />

problematico accompagnare una sod<strong>di</strong>sfacente qualificazione aggettivale.<br />

foucault, come ormai ben sa chi si occupa <strong>di</strong> gender stu<strong>di</strong>es, scavalcando<br />

la consueta teoria che il potere delle istituzioni tenda sostanzialmente<br />

a reprimere l’insorgenza delle istanze della sessualità e a limitarle a quelle<br />

funzionali allo sviluppo e all’interesse della comunità, parte invece dal<br />

presupposto che la sessualità «non deve essere considerata come una specie<br />

<strong>di</strong> dato naturale che il potere cercherebbe <strong>di</strong> domare, o come un campo<br />

oscuro che il potere tenterebbe, a poco a poco, <strong>di</strong> svelare», ma è bensì un<br />

«<strong>di</strong>spositivo storico» che prende vita e forma all’interno dello spiegamento<br />

delle possibilità sociali che si presentano al soggetto in quel determinato<br />

momento. la sessualità, sostiene, è «non una realtà sottostante sulla<br />

quale sarebbe <strong>di</strong>fficile esercitare una presa <strong>di</strong>fficile, ma una grande trama<br />

<strong>di</strong> superficie dove la stimolazione dei corpi, l’intensificazione dei piaceri,<br />

l’incitazione al <strong>di</strong>scorso, la formazione delle conoscenze, il rafforzamento<br />

dei controlli e delle resistenze si legano gli uni agli altri sulla base <strong>di</strong> alcune<br />

gran<strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> sapere e <strong>di</strong> potere» 14 . a <strong>di</strong>fferenza degli essenzialisti,<br />

egli offre insomma l’ipotesi che la sessualità, anziché essere legata a<br />

tratti specifici dello sviluppo biologico e/o psicologico dell’in<strong>di</strong>viduo, si<br />

possa invece configurare come una formazione variabile da un contesto<br />

culturale e spazio-temporale all’altro, un ‘costrutto’ sottoposto ai continui<br />

riassetti imposti dalla flui<strong>di</strong>tà dello sviluppo storico e dalla metamorfosi<br />

dei contesti epistemici o un ‘<strong>di</strong>scorso’ forgiato dagli influssi esercitati<br />

dalla complessa rete <strong>di</strong> strategie che controllano la sua costituzione senza<br />

per questo limitarsi a svolgere unicamente una semplice funzione repres-

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