biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press
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«canons <strong>di</strong>e Hard» 201<br />
tica chiamata <strong>di</strong>rettamente in causa, con la <strong>di</strong>retta conseguenza che ogni<br />
utente può essere sia autore (e e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> se stesso) che lettore (poiché egli<br />
è in primo luogo per <strong>di</strong>rla con nick negroponte, un «essere <strong>di</strong>gitale» 5 ) <strong>–</strong><br />
favorendo quin<strong>di</strong> un’importante inversione <strong>di</strong> ruolo tra i componenti del<br />
processo comunicativo tout court e, in particolare, delle sue due figure<br />
principali <strong>–</strong> questi sono soltanto alcuni degli elementi che già <strong>di</strong> per sé deformano<br />
e stravolgono il volto classico dell’informazione in rete.<br />
2. Si potrebbe parlare <strong>di</strong> assoluta democraticità della rete, dal<br />
momento che chiunque può intervenire liberamente, esprimendo<br />
i propri commenti e i propri giu<strong>di</strong>zi critici, e che chiunque<br />
può decidere se leggerli o meno. Tutto questo è assolutamente<br />
vero, ma è anche evidente che la questione, a questo punto, non<br />
riguarda tanto la democraticità quanto l’autorità <strong>di</strong> una comunità<br />
scientifica che non si esprime attraverso le sensazioni in<strong>di</strong>viduali.<br />
L’assoluta facilità con cui, in rete, si può creare una comunità<br />
interpretante e <strong>di</strong>ffondere improbabili letture critiche ripropone,<br />
da un altro punto <strong>di</strong> vista rispetto a quello <strong>di</strong>scusso negli ultimi<br />
anni, il <strong>di</strong>battito sui “limiti dell’interpretazione” e, per quanto<br />
riguarda la riflessione qui condotta, la necessità <strong>di</strong> ripensare alla<br />
possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere <strong>–</strong> così come accade nell’e<strong>di</strong>toria tra<strong>di</strong>zionale<br />
<strong>–</strong> ambiti <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> interventi critici e culturali, ciascuno<br />
con propri caratteri e propri obiettivi 6 .<br />
concentrandosi sul sistema comunicativo sin qui delineato, emerge da<br />
una parte la figura duplice dell’autore/lettore che quin<strong>di</strong> funge sia da mittente<br />
che da destinatario, un canale che è la rete, un co<strong>di</strong>ce che è il co<strong>di</strong>ce<br />
ipertestuale e infinite tipologie <strong>di</strong> messaggio. restringendo ulteriormente<br />
il nostro campo <strong>di</strong> analisi e prendendo in considerazione soltanto una<br />
tipologia <strong>di</strong> messaggio fruibile attraverso le reti telematiche, quello scientifico-culturale,<br />
o più precisamente letterario, è ormai evidente quanto<br />
anch’esso sia stato notevolmente mutato dal canale <strong>di</strong>gitale, dal suo mittente/destinatario<br />
e dal co<strong>di</strong>ce stesso. in primo luogo, data la già evidenziata<br />
semplicità <strong>di</strong> accesso al web anche in veste autoriale, si è assistito ad<br />
un incremento quantitativo <strong>di</strong> tale messaggio ovvero, ad una notevole <strong>di</strong>ffusione<br />
<strong>di</strong> database, portali, siti e pagine web, raccolte <strong>di</strong> link, blog e forum<br />
de<strong>di</strong>cati alla riproduzione «<strong>di</strong> brani o <strong>di</strong> parti <strong>di</strong> opera» 7 <strong>di</strong> interesse<br />
letterario, a cura anche <strong>di</strong> privati non accademici o, in generale, non specialisti<br />
del campo. osservando il messaggio letterario anche in relazione<br />
alla sua trasmissione nell’ambito del canale virtuale, e quin<strong>di</strong> all’interno<br />
del macro-contesto del web <strong>–</strong> il macro-canale <strong>–</strong> è possibile <strong>di</strong>stinguere almeno<br />
tre tipologie <strong>di</strong> pagine/siti letterari <strong>–</strong> sottocanali <strong>–</strong> verosimilmente<br />
prodotti da autori spinti da finalità <strong>di</strong>ametralmente opposte. sfogliando<br />
internet quale ricco e complesso iper-libro <strong>di</strong>gitale, troveremo sia ‘pagine’<br />
<strong>di</strong> carattere commerciale il cui obiettivo principale è pubblicizzare e vendere<br />
il contenuto culturale che espongono, cosicché tale messaggio sotto<br />
copyright dovrà appunto avere la prerogativa principale <strong>di</strong> essere ‘ven<strong>di</strong>-