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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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canone e Post-coloniale 91<br />

mentale in una posizione da cui tutta l’esperienza può essere vista come<br />

decentrata, pluralista e molteplice. la marginalità quin<strong>di</strong> è <strong>di</strong>ventata una<br />

fonte <strong>di</strong> energia creativa senza precedenti» 112 .<br />

Permeata da significanti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne gerarchico, la cultura australiana<br />

riflette «un sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazioni e <strong>di</strong> valutazioni [...] a favore <strong>di</strong> una<br />

particolare classe all’interno <strong>di</strong> uno stato che si identifica in essa e [...] <strong>di</strong><br />

esclusioni legislate dall’alto ma rappresentate in tutta la sua organizzazione,<br />

per cui concetti come anarchia, <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, irrazionalità, inferiorità, cattivo<br />

gusto e immoralità vengono identificati e quin<strong>di</strong> depositati e tenuti<br />

al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tale sistema culturale dal potere dello stato e dalle sue istituzioni»<br />

113 . Questo tipo <strong>di</strong> sistema, basato su abili strategie <strong>di</strong> ostracismo,<br />

genera una configurazione letteraria in cui, come sottolineato da sneja<br />

gunew, che riprende il concetto <strong>di</strong> «parergon» o <strong>di</strong> «supplemento» derrideano<br />

(derrida 1979), «l’esclusione o marginalizzazione <strong>di</strong> alcuni testi in<br />

effetti incornicia la con<strong>di</strong>zione d’esistenza <strong>di</strong> quei testi che sono inclusi o<br />

confermano il processo analitico» 114 . È chiaro che a lungo andare questo<br />

«supplemento» o «cornice», per usare il termine utilizzato da gunew, tende<br />

ad attorcigliarsi ed unirsi completamente con la sua controparte, arricchendola<br />

e ridefinendola allo stesso tempo. Questa trasformazione si è<br />

resa visibile nella pratica <strong>di</strong>scorsiva culturale australiana, in modo particolare<br />

a livello letterario, dove la scrittura delle minoranze, che ha avuto la<br />

funzione <strong>di</strong> incorniciare la letteratura australiana per trent’anni, a partire<br />

dalla seconda metà degli anni novanta ha iniziato invece a ridefinirla. in<br />

questo senso gli scrittori delle minoranze hanno assunto il ruolo <strong>di</strong> agenti<br />

<strong>di</strong> un rinnovamento culturale. contestando la mancanza <strong>di</strong> una loro rappresentatività<br />

essi hanno iniziato a minare le basi su cui si basava l’identità<br />

nazionale stessa. Questo movimento ha contribuito a generare una «sfera<br />

pubblica contro<strong>di</strong>scorsiva» 115 , per cui non ha più importanza che i testi<br />

delle minoranze vengano inclusi o meno nel canone anglo-celtico, dato<br />

che attraverso il processo contro<strong>di</strong>scorsivo l’intera tra<strong>di</strong>zione australiana,<br />

dovrà essere rivista e «riletta in maniera completamente <strong>di</strong>versa così che<br />

tutte le produzioni culturali vengano messe in primo piano» 116 .<br />

nella primavera del 1997 una delle maggiori riviste letterarie australiane,<br />

«southerly», de<strong>di</strong>ca un numero speciale ai processi <strong>di</strong> canonizzazione<br />

letteraria in australia e alla configurazione dei suoi criteri <strong>di</strong> valutazione.<br />

il volume, intitolato Canonozities 117 riflette una duplice intenzione. da una<br />

parte quella <strong>di</strong> analizzare i processi socio-culturali alla base delle scelte<br />

che sottendono al conferimento <strong>di</strong> uno stato canonico e <strong>di</strong> una conseguente<br />

certa celebrità ai testi letterari. dall’altra quella <strong>di</strong> presentare uno<br />

stato dell’arte delle istituzioni, atte a stabilire l’ingresso e la permanenza<br />

nel canone nazionale. Più che stilare l’elenco <strong>di</strong> testi che concretizzino il<br />

canone australiano, alla stregua del classico testo <strong>di</strong> bloom, Canonozities<br />

si propone <strong>di</strong> investigare quali siano gli interessi culturali, commerciali<br />

e politici che sottendano alla sua creazione. Quello che emerge da questa<br />

raccolta è la consapevolezza <strong>di</strong> una visione decisamente più <strong>di</strong>namica, più<br />

elastica del concetto tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> canone, definito qui come un processo

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