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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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<strong>10</strong>8<br />

siri nergaard<br />

riferimento la maggior parte delle scrittrici e la quasi totalità <strong>di</strong> autori<br />

e autrici periferici o coloniali. scelte che poi sono state, e in parte ancora<br />

sono, gli assi portanti delle storie letterarie utilizzate per la formazione<br />

e la trasmissione della tra<strong>di</strong>zione nelle scuole e nelle università 7 .<br />

da parte degli stu<strong>di</strong>osi della traduzione è mancato un simile posizionamento<br />

critico. d’altra parte, se affermiamo che essi non hanno manifestato<br />

un atteggiamento critico nei confronti del canone, e del ruolo delle<br />

traduzioni nel canone, ciò non significa però che il problema della marginalità<br />

della letteratura delle donne, dei soggetti postcoloniali e dei contesti<br />

culturali e letterari periferici non sia stato preso in considerazione.<br />

come vedremo più avanti, le marginalità culturali, letterarie e linguistiche<br />

hanno oggi un ruolo centrale nei ts, ma appunto, non in relazione<br />

alla questione del canone.<br />

susan bassnett e Harish trive<strong>di</strong>, due autorevoli voci degli stu<strong>di</strong> sulla<br />

traduzione attuali, scrivono nella loro introduzione a Post-Colonial Translation:<br />

Theory and Practice (1999) che «translation stu<strong>di</strong>es research has<br />

followed a similar path to other ra<strong>di</strong>cal movements within literary and cultural<br />

stu<strong>di</strong>es, calling into question the politics of canonization and moving<br />

resolutely away from ideas of universal literary greatness» 8 . sì, i teorici<br />

della traduzione hanno portato avanti un <strong>di</strong>scorso comune alle <strong>di</strong>scipline<br />

vicine allontanandosi dall’idea <strong>di</strong> un valore universale delle opere letterarie,<br />

ma collegandolo, a mio parere, solo in<strong>di</strong>rettamente alla questione del<br />

canone, senza che il concetto venga nominato <strong>di</strong>rettamente, e senza una<br />

problematizzazione esplicita del rapporto tra traduzione e canone. Pren<strong>di</strong>amone<br />

atto, e invece <strong>di</strong> cercare il concetto <strong>di</strong> canone nei ts, cambiamo<br />

strategia e deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare che cosa negli stu<strong>di</strong> sulla traduzione<br />

possa essere ricondotto al <strong>di</strong>battito sul canone: il risultato è molto <strong>di</strong>verso<br />

e si avvicina a ciò che affermano bassnett e trive<strong>di</strong>. troveremo infatti<br />

molti stu<strong>di</strong> sull’argomento e potremo concludere che alcuni possono essere<br />

letti in chiave assolutamente attuale.<br />

dopo questa premessa, che ritrae la situazione in termini forse troppo<br />

pessimistici, andremo ora a presentare i casi <strong>–</strong> seppure pochi <strong>–</strong> in cui il<br />

<strong>di</strong>battito su traduzione e canone effettivamente viene affrontato, per poi<br />

procedere con una sorta <strong>di</strong> rilettura <strong>di</strong> alcuni lavori che potenzialmente<br />

si inscrivono nel <strong>di</strong>battito, senza appunto affrontarlo <strong>di</strong>rettamente; andremo,<br />

in altri termini, a ‘recuperare’ il concetto <strong>di</strong> canone dove sembra<br />

apparire tra le righe.<br />

in questo scritto che si presenterà come una sorta <strong>di</strong> stato dell’arte su<br />

traduzione e canone nell’ambito dei ts non avrò però la pretesa né <strong>di</strong> esaustività,<br />

né <strong>di</strong> completezza a livello teorico-critico. mi limiterò a presentare<br />

ciò che dal mio punto <strong>di</strong> vista può essere ricostruito come un <strong>di</strong>battito<br />

su canone e traduzione all’interno degli stu<strong>di</strong> sulla traduzione, avanzando<br />

qualche critica e alcune proposte 9 . non affronterò invece, se non marginalmente,<br />

la visione opposta, e cioè quella su canone e traduzione dal<br />

punto <strong>di</strong> vista degli stu<strong>di</strong> letterari.

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