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biblioteca di studi di filologia moderna – 10 - Firenze University Press

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Premessa 9<br />

traduzione sembra spesso ignorata. il testo procede con la presentazione <strong>di</strong><br />

alcuni casi: i primi sono rappresentativi <strong>di</strong> un certo <strong>di</strong>battito su traduzione<br />

e canone che ha avuto luogo nei translation stu<strong>di</strong>es, quelli successivi sono<br />

piuttosto dei tentativi <strong>di</strong> ‘recupero’ del concetto <strong>di</strong> canone <strong>–</strong> o <strong>di</strong> un potenziale<br />

concetto <strong>di</strong> canone <strong>–</strong> in alcuni testi recenti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sulla traduzione.<br />

all’interno del <strong>di</strong>battito su quali possano e/o debbano essere i confini<br />

del canone letterario, <strong>di</strong> volta in volta delimitati con elitario rigore oppure<br />

infranti per lasciare spazio alle voci troppo spesso silenziate delle minoranze,<br />

il saggio <strong>di</strong> sandro melani, dopo aver sollevato una questione terminologica<br />

<strong>–</strong> ‘gay’ o ‘omosessuale’? <strong>–</strong> che sottende un <strong>di</strong>verso approccio<br />

ideologico ed emotivo alla <strong>di</strong>ssidenza sessuale, cerca <strong>di</strong> fare il punto su quali<br />

autori e quali testi abbiano <strong>di</strong>ritto ad esservi inclusi, senza <strong>di</strong>menticare<br />

comunque come un allargamento del canone vada in ogni caso in qualche<br />

modo conciliato con una valutazione qualitativa dei suoi componenti.<br />

nel delineare le caratteristiche e lo sviluppo <strong>di</strong> un ‘canone lesbico’ si rende<br />

innanzitutto necessario affrontare alcuni problemi <strong>di</strong> definizione: sia il termine<br />

‘canone’ sia il termine ‘lesbico’, infatti, aprono un ventaglio <strong>di</strong> possibilità<br />

semantiche, ognuna delle quali, a sua volta, è espressione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi approcci<br />

critici al testo letterario, al ruolo della letteratura e dell’artista, ed al concetto<br />

stesso <strong>di</strong> canone. Partendo da questa premessa, il saggio <strong>di</strong> maria micaela coppola<br />

propone un percorso <strong>di</strong> lettura del canone lesbico, alla ricerca <strong>di</strong> voci inascoltate,<br />

censurate, ritrovate, non catalogabili o irriducibilmente fuori dal coro.<br />

Prendendo in esame un ventaglio <strong>di</strong> pagine, siti e portali web, e focalizzando<br />

l’attenzione su quei siti de<strong>di</strong>cati in particolare alla riproduzione<br />

<strong>di</strong>gitale e ipertestuale della letteratura inglese, arianna antonielli <strong>di</strong>mostra<br />

come il messaggio letterario abbia subito una reale innovazione soltanto<br />

a livello formale, giacché sul piano del contenuto le novità apportate<br />

dal canale virtuale <strong>di</strong> internet sembrano riguardare principalmente nuove<br />

tattiche e forme <strong>di</strong> esclusione <strong>di</strong> contenuti letterari non canonici, che<br />

sopraggiungono e subentrano alle vecchie tipologie. come conseguenza<br />

<strong>di</strong> questa situazione, antonielli ipotizza l’avvio non della tanto attesa era<br />

<strong>di</strong>gitale dell’anticanone quanto, piuttosto, <strong>di</strong> un nuovo processo <strong>di</strong> ‘canon<br />

reformation’ che interesserà principalmente la negazione <strong>di</strong> un singolo canone<br />

e la creazione <strong>di</strong> numerosi canoni continuamente sovvertiti e ricreati<br />

dai normali canali me<strong>di</strong>ali, una iper-canonizzazione letteraria in rete.<br />

a leggere questi stu<strong>di</strong> nel loro insieme, s’impone una riflessione più<br />

generale sul futuro: la strada verso una democratizzazione e un pluralismo<br />

degli stu<strong>di</strong> letterari, che superi la tra<strong>di</strong>zionale gerarchizzazione del<br />

‘canone occidentale’ ancora in vigore, deve oggi necessariamente confrontarsi<br />

con quelle espressioni insorgenti della cultura contemporanea<br />

che premono dai margini geografici e culturali. in quei margini, e alla<br />

resistenza che pongono alle gerarchie concettuali dominanti intorno e<br />

dentro <strong>di</strong> noi, si può intravedere un ine<strong>di</strong>to avvenire della letteratura e<br />

della stessa cultura occidentale.<br />

ornella de Zordo, fiorenzo fantaccini

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