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catalogo delle esperienze in mostra - Comune di Modena

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Percezione/ConoscenzaAbati Laila, Bed<strong>in</strong>i Maria Angela, Bertoli Marisa, Bertoni Tullia, Borsari Agnese, Botti Rita,Busani Crist<strong>in</strong>a, Checchi Mara, Ciamaroni Maura, Concas Sandra, Elia A. Maria, Facch<strong>in</strong>iMagda,. Ferraguti Anna Maria, Ferrari Carla, Ghitalla Carla, Goldoni Morena, Gozzoli Giuliana,Mantovani Maurizia, Moretti Margherita, Morselli Marzia, Per<strong>in</strong> Patrizia, PerruccioRossella, Pollastri Carla, Resca Paola, Ronconi Stefano, Sabatt<strong>in</strong>i Rita, Salsi Manuela,Stanzani Susanna, Squillace Rosaria, Vaccari M. Grazia, Vecchi Susanna. (GruppoScienze)Conoscere è riconoscereScuole dell'<strong>in</strong>fanzia comunali <strong>di</strong> <strong>Modena</strong>2000/2001Classe/iSezioni dai 3 ai 5 anniArea tematicaScienze (campo <strong>di</strong> esperienza: Le cose, il tempo, la natura)Contenuto tematicoRelazione tra percezione e conoscenzaObiettivo/iSviluppare un percorso dal percepire al capire, tramite l'attenzione agli aspetti <strong>di</strong> ricordo,memoria, elaborazione <strong>di</strong> sensazioni e <strong>in</strong>formazioni per costruire immag<strong>in</strong>iDest<strong>in</strong>atariBamb<strong>in</strong>i della scuola dell'<strong>in</strong>fanziaPersonale co<strong>in</strong>voltoInsegnantiProgettazione (per istituto, per classi, per team...)Per teamDescrizione del percorso/processoIl percorso presentato, relativo a <strong>di</strong>verse <strong>esperienze</strong> <strong>di</strong> “educazione alla conoscenza”, èf<strong>in</strong>alizzato a mettere <strong>in</strong> evidenza la relazione tra percezione e conoscenza. La percezioneè vista :- come strumento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione tra la persona o altri viventi e il mondo <strong>in</strong>torno;- come strumento <strong>di</strong> <strong>in</strong>terpretazione e conoscenza <strong>di</strong> quanto accade;- come strumento <strong>di</strong> cont<strong>in</strong>uo <strong>di</strong>alogo col cervello.Sono raccolti nella <strong>mostra</strong> it<strong>in</strong>erari sul vedere, sentire, trarre <strong>in</strong>formazioni tramite le sensazionidel corpo su situazioni allargate <strong>di</strong> esperienza che vanno dai giochi al nuoto <strong>in</strong> pisc<strong>in</strong>a,ai fenomeni naturali come il vento o a oggetti del mondo della natura come le piante,alle sensazioni degli altri esseri viventi come gli animali, alla costruzione della propriaidentità, ai ricor<strong>di</strong> <strong>delle</strong> vacanze e così via.Sia nei lavori su “luce”, “suoni e rumori”, “vedere ,sentire e riconoscere” che <strong>in</strong> quelli piùspecifici sul cervello, viene posta l’attenzione non tanto sui sensi <strong>in</strong>terpretati analiticamente(enfatizzando le funzioni <strong>di</strong> ciascuno isolato dagli altri) quanto sulle circostanze personalie ambientali che- presenti ad uno stesso tempo- consentono <strong>di</strong> vedere, capire, pensare.Questa idea <strong>di</strong> tipo sistemico valorizza l’<strong>in</strong>treccio <strong>delle</strong> percezioni e mette <strong>in</strong> evidenzala loro complessiva elaborazione a livello mentale, ed è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente più ricca e suggesti-123

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