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catalogo delle esperienze in mostra - Comune di Modena

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La lettura del romanzo era svolta dall’<strong>in</strong>segnante quasi quoti<strong>di</strong>anamente, a voce alta.Nell’aula c’era uno spazio sufficientemente grande per sedersi a terra tutti vic<strong>in</strong>i, su copertee tappeti, perciò il momento della lettura era anticipato dai “preparativi logistici”.Alcuni brani del romanzo venivano fotocopiati e dati ai bamb<strong>in</strong>i per:a) l’utilizzo dei particolari descritti, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> una rappresentazione più precisa;b) la ri-lettura, da parte loro, ad alta voce, <strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi o passaggi pregnanti.Le attività pratiche e “<strong>di</strong>dattiche” venivano svolte secondo il modulo organizzativo che ilgruppo riteneva più adeguato: <strong>in</strong><strong>di</strong>viduale, <strong>in</strong> coppia, a piccoli gruppi..Materiali e strumenti1) Quelli necessari ad allestire un contesto favorevole alla lettura e ad immetters<strong>in</strong>ell’atmosfera particolare <strong>di</strong> questo romanzo: coperte/tappeti, la “Mappa” appesa lìaccanto, un grande spazio (tipo striscione colorato) per i <strong>di</strong>segni che venivano fattiman mano che si procedeva con la lettura.2) I soliti materiali “<strong>di</strong> facile consumo”: cartelloni ecc...3) Materiali “<strong>di</strong> aggancio”, quelli che servivano a supporto <strong>delle</strong> attività <strong>di</strong>dattiche <strong>di</strong> collegamento: testi fotocopiati <strong>di</strong> altre fiabe (tutte quelle utilizzate per il lavorosulla fiaba, tra<strong>di</strong>zionali e rifatte); altre con cui c’erano parallelismi:“Barbablù”, “Vassilissa” ecc altre e<strong>di</strong>zioni de “Il meraviglioso mondo <strong>di</strong> Oz”, per le illustrazioni<strong>di</strong>verse (pr<strong>in</strong>cipalmente) ed anche per la <strong>di</strong>fferente traduzionedei nomi <strong>di</strong> luoghi e popoli della fiabaUso risorse esterneLaboratorio <strong>di</strong> pittura e laboratorio <strong>di</strong> <strong>in</strong>formatica (solo per l’<strong>in</strong>segnante)Risultati raggiuntiGli obiettivi prefissati sono stati raggiunti da tutti i bamb<strong>in</strong>i.Va sottol<strong>in</strong>eato che:• la modalità <strong>di</strong> scrittura “<strong>in</strong>formale” ha permesso anche ai bimbi con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<strong>di</strong> esprimersi <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualmente e <strong>di</strong> <strong>di</strong>re qualcosa <strong>di</strong> se stessi; ciò vale ancheper la modalità <strong>di</strong> rappresentazione grafico–pittorica più imme<strong>di</strong>ata: sono stati scelti,dai bamb<strong>in</strong>i, <strong>di</strong>segni non “perfetti” ma <strong>di</strong> forte impatto;• l’analisi <strong>delle</strong> caratteristiche dei personaggi, il confronto, il “giocare a cambiarle”, haportato i bamb<strong>in</strong>i a far confluire questa attenzione e quella degli aggettivi anche nei testiche scrivevano abitualmente, per altri motivi;• il lavoro <strong>di</strong> gruppo è stato, ovviamente , utile anche per la collaborazione e lo scambio<strong>di</strong> idee tra i componenti.Inoltre i bamb<strong>in</strong>i hanno partecipato con entusiasmo a questo lavoro per tutto l’anno scolastico,hanno manifestato il desiderio <strong>di</strong> rileggere “Il mago <strong>di</strong> Oz”, <strong>di</strong> tenerlo <strong>in</strong> mano, <strong>di</strong> farseloacquistare... Numerosi sono stati gli esempi <strong>di</strong> “ritorno”, nella scrittura <strong>in</strong><strong>di</strong>viduale <strong>di</strong>particolari sottol<strong>in</strong>eati nel romanzo e <strong>di</strong> collegamenti che i bamb<strong>in</strong>i facevano tra personaggi/comportamenti/ situazioni <strong>di</strong> altri racconti. Sono nati, anche, argomenti <strong>di</strong> conversazioneche andavano molto al <strong>di</strong> là della trama del romanzo.Inf<strong>in</strong>e si era progettato <strong>di</strong> giungere al confronto tra l’opera scritta, ciò che noi lettori ci siamoimmag<strong>in</strong>ati leggendola, e la “rappresentazione” che ne ha dato il film .Sarebbe stato <strong>in</strong>teressante, ma non c’è stato tempo sufficiente per realizzare questa idea.168

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