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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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ealtà prevalentemente americana,ma questo utilizzo si sta espandendoanche in Europa.Di quel 75% di americani che sicollega a Internet, la metà lo usaper avere informazioni sanitarie: per“difendersi/tutelarsi” nell’incontro/visita con il medico. Questo implicala necessità di un nuovo modo dilavorare per i medici, che devonoessere non solo “informati(zzati)”,ma preparati a insegnare al pazientea valutare la struttura, i contenutie le finalità dei siti che riportanoinformazione <strong>sanitaria</strong>. Diventaquindi necessario un bagaglio diconoscenze non previsto né prevedibileancora pochi anni fa.Le possibilità offerte dalla retesono positive e vanno incentivate,perché fonte di democrazia,di partecipazione e condivisionedi un percorso di in-formazionee conoscenza. Ma c’è un aspettofondamentale di cui bisogna tenereconto: è importante non soltantoavere a disposizione degli strumenti,ma anche sapere in che misura essisiano utili, necessari e affidabili.Nel percorso curativo, il pazientee il medico interagiscono tra loro,ciascuno con il proprio ruolo; mal’interazione può modificarsi quandoil paziente rivendica una propriaautonomia decisionale “informata”.In questo percorso l’uso di Internetnon è solo una riposta a unbisogno, ma rappresenta anche undiritto. Per questo l’informazione inambito sanitario deve passare anchein Internet, non solo con le paginegestite dalle istituzioni del settore,ma anche con quelle elaborate daicittadini-pazienti, come momentodi partecipazione a una forma didemocrazia della realtà <strong>sanitaria</strong>.Un altro studio ci dice che il 35%di chi si collega cerca informazionisulla salute. È un dato che non puòessere ignorato: un terzo degli accessialla rete ha a che fare con lasfera dello “star bene”. È importantevedere dove si cerca: dal momentoche tutti possono partecipare alladiffusione dell’informazione, laqualità dell’informazione stessa saràvariabilissima.Un altro dato interessante, fornitoda uno studio su 12.000 utenti,è che la metà di chi si connettecerca informazioni su problemi disalute, che il 57-60% di loro lo fapiù volte alla settimana e che almenola metà di chi guarda paginerelative alla salute ha una malattiacronica. Lo scambio di informazioniavviene sempre di più nelle chatfra pazienti. È un dato da tenerein considerazione, una modalitàdettata dal bisogno, ma anche, efondamentalmente, un diritto chesarebbe bene potenziare.Tuttavia, non si può prescinderedal fatto che l’informazione deveessere corretta, adeguata, qualitativamentegarantita e quindi degnadi fiducia da parte del paziente edell’operatore sanitario che vi accedono.I sistemi per valutare l’attendibilitàdi un sito ci sono. È operante,per esempio l’HONcode (Health onthe Net Foundation Code of Conduct)un organismo internazionale checertifica la qualità del sito. Altreindicazioni si possono ricavare dal-115Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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