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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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segno del sostanziale disinteressedella ricerca in questo settore (ilmiglioramento delle prestazionisessuali era un effetto “collaterale”,non proprio indesiderato, riportatodai pazienti con angina pectoris neiquali il farmaco veniva sperimentato).Quando, però, ci si è trovaticon un farmaco efficace contro ladisfunzione erettile si è messo inmoto il meccanismo per riaccenderel’interesse su questo tema. L’impotenza,da difficoltà occasionalesottovalutata e spesso nascosta daipazienti è diventata una patologiafrequente e diffusa che ha ricevutol’onore delle cronache in concomitanzacon una campagna di sensibilizzazioneprogettata e diffusa intutto il mondo dalla ditta produttrice.In Italia, il battage è statomolto soft e “discreto” con qualcheannuncio su giornali e cartelloni(“Erezione insufficiente – si rivolgaal suo medico”). L’argomento non èstato spinto oltre misura, ritenendoforse controproducente mettere inpiazza le disfunzioni sessuali degliitaliani che hanno fama di grandiamatori. Nei paesi anglosassoni siè, invece, enfatizzata la prevalenzadei disturbi di erezione come chiaveper aumentare la probabilità dicontatto col medico. In Australia,per esempio, è stata costruita sulloslogan (“Problemi di erezione,difficile parlarne, ma la soluzioneè facile”) una campagna di informazionebasata sui risultati di unostudio che quantificava nel 40% gliuomini con disturbi di erezione.Solo leggendo per intero lo studio sicapiva che la cifra, impressionante,era stata ottenuta sommando tuttii tipi di disfunzione erettile, anchequelli occasionali, in un campione diuomini dall’età media di 71 anni. Unaltro studio che più realisticamenteindicava nel 3% dei maschi 40ennila prevalenza di questo problema èstato, ovviamente, trascurato.Le emozioni diventano malattieL’area nella quale il disease mongeringè risultato più aggressivoè quella dei disturbi mentali. Inquesti ultimi anni c’è stato un fioriredi classificazioni nosologicheche hanno trasformato in diagnosianche le più diverse situazioni deldisagio di vivere, prospettando perognuna di esse, un farmaco in gradodi risolverla. Negli Stati Uniti, nellaprimavera del 2001, numerose emittentilocali riferivano che “almeno10 milioni di americani soffrono diuna malattia nuova e sconosciuta …che lascia chi ne soffre paralizzatoda paure irrazionali”. I telespettatorivenivano avvertiti di prestareattenzione al alcuni sintomi, tra cuiirrequietezza, stanchezza, irritabilità,tensione muscolare, nausea,diarrea, sudorazione. In molti diquesti programmi intervenivanouna paziente che dopo due anni diclausura per colpa della malattiaera guarita e un noto psichiatra. <strong>Il</strong>disturbo nuovo e sconosciuto era “ildisturbo di ansia generalizzata”, unvero e proprio contenitore psichiatricomultiuso, potenzialmente universale.I programmi televisivi noncitavano nessun farmaco particolare,ma, guarda caso, il 16 aprile 2001,la Food and Drug Administrationaveva autorizzato l’estensione delleindicazioni di un antidepressivo, la41Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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