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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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Al termine di questa breve analisidi alcune caratteristiche del processocomunicativo si può evincereche, se vi sono comunicazione ecollaborazione all’interno dell’èquipedi cura ospedaliera, all’internodell’èquipe territoriale e tra entrambele èquipe, verosimilmenteanche l’informazione che verrà dataal paziente e/o ai suoi familiari saràunivoca e coerente.Ciò è di fondamentale importanzapoiché spesso paziente e familiarifanno riferimento a più operatori perricevere e confrontare le notizie chevengono loro fornite.La coerenza quindi non può cheessere misurata nella relazione trasingole azioni e il principio generaledi conseguimento di benessere,distinguendo da questo punto divista due aspetti. La coerenza generaleè chiaramente un problemacollettivo, non sempre imputabilein assoluto a singoli soggetti. Per ilsingolo tuttavia si pone un problemaimportante, che riguarda la propria“partecipazione” alla coerenza generale.Accade sempre più spessoche singoli producano informazionicorrette che concorrono ad azionicomunicative non molto coerenti;in questi casi anche la correttezzadel singolo finisce per rientrarenella incoerenza generale. Questonaturalmente serve soprattutto peraffermare che la coerenza personalenon può essere disgiunta dairisultati generali, che finisconoinevitabilmente per coinvolgere otravolgere il singolo. 1Zwarenstein e Bryant affermanoche “collaborazione e integrazioneprofessionale fra infermiere e medicosono d’importanza primarianella presa in carico dei pazienti,nella riduzione delle degenze, e nelmiglioramento della soddisfazionedel personale”. 3Inoltre, “il fallimento di infermierie medici nel condividere decisionie nel comunicare, non solo nonè auspicabile, ma è realmente nonetico perché questo comportamentonon risponde ai bisogni del pazientee provoca danni e dolore”. 4BIBLIOGRAFIA[1] Comitato consultivo regionale dibioetica della Regione Veneto.Parere su “Etica della comunicazionein sanità”.[2] Watzlawick P, Helmick Beavin J,Jackson D. Pragmatica dellacomunicazione umana. Roma:Astrolabio,1967[3] Zwarenstein M, Bryant W. “Interventionto promote collaborationbetween nurses anddoctors”, in The CochraneDatabase of Systematic Reviews2000; Issue 2: 1-11.[4] Larson E. “The impact of physician– nurse collaborationon patient care”, in HolisticNursing Practice 1999; 13 (2):38-46.Federica Bresciani è Infermiera del ServizioCure domiciliari–palliative, Distrettodi Trento, Valle dei Laghi, Rotaliana-Paganella.69Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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