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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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Solo cinque anni fa il tentativodi introdurre nell’Unione Europea lapubblicità diretta ai consumatorinon ha superato il vaglio del votoparlamentare: la stragrande maggioranzadei parlamentari (494 controe solo 42 a favore) ha bocciato laproposta di legge. Tuttavia, gli attualiparlamentari sono in gran partedi nomina recente e conoscono benpoco, se non nulla, del dibattito chevi è stato in passato.In questo nuovo tentativo diintrodurre nell’Unione Europea lapubblicità diretta ai cittadini sicerca di mistificare l’iniziativa comeun modo “per migliorare la qualitàdell’informazione disponibile per icittadini”.Tutto ciò probabilmente porteràa un uso ancora più indiscriminatodei farmaci, aumentandone il consumocomplessivo, avrà un impattonegativo sulla salute (più effettiindesiderati, più errori medici) eil tutto si tradurrà in un aumentodei costi.<strong>Il</strong> mercato della salute non èun mercato come tutti gli altri e ipazienti non sono consumatori.Tutte le scoperte mediche nonverificate disorientano i malati ediscreditano la scienzaL’interesse sempre più crescenteverso la ricerca scientifica e i suoirisultati si traduce spesso in unaindebita spettacolarizzazione dinotizie circa immediati – e spessoimprobabili – vantaggi per l’uomo.Mentre invece il più delle voltedovrebbe limitarsi semplicemente aun’informazione in grado di aumentarele nostre conoscenze.Dimentichiamo che la conoscenzaè già di per se stessa un bene, questosembra importare poco: le si attribuiscevalore soltanto se è in gradodi generare benefici tangibili.Questa situazione oltre a esserefortemente diseducativa, finisce peralimentare false speranze e inevitabilidelusioni negli ammalati, con ilrisultato di screditare, nel tempo,anche la stessa scienza.Una volta, sbagliando, i ricercatoridialogavano solo all’interno dellacomunità scientifica: oggi sembraci sia la gara a chi la spara più grossaverso all’esterno, e “apparire” risultapiù vantaggioso che “essere”.In realtà i risultati delle ricerche,prima di essere divulgati (e spettacolarizzati),dovrebbero passareproprio al vaglio della comunitàscientifica per essere verificati.Nel mese di ottobre 2007 abbiamoassistito a due episodi di questogenere:– Un quotidiano britannico (la cuinotizia viene ripresa dalla rubricacultura e scienze del quotidianoon line Repubblica.it) comunicache biologi molecolari della CaseWestern Riserve University diCleveland sono riusciti a realizzareil primo cromosoma umanoartificiale. Si ipotizza che questopotrebbe sostituire i cromosominaturali diventai “difettosi” regolandola produzione carente oalterata di sostanze indispensabilialla nostra salute; e si arrivaalla conclusione che un cromosomaartificiale potrebbe essereprogettato ad hoc e innestatonelle cellule delle persone malatedi distrofia muscolare, compen-121Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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