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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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<strong>Il</strong> <strong>destinatario</strong> dell’informazione <strong>sanitaria</strong>42paroxetina, anche al trattamento deldisturbo di ansia generalizzata. Nonsolo, lo stesso giorno, un gruppodi pazienti chiamato Freedom FromFear (Libertà dalla paura) diffondevaun sondaggio telefonico secondo ilquale le persone colpite da questamalattia trascorrono 40 ore alla settimana,un lavoro a tempo pieno, apreoccuparsi. <strong>Il</strong> sondaggio non citavala paroxetina né chi la produceva,ma la ditta che lo aveva condottoera quella che curava le pubblicherelazioni della casa farmaceutica.Occorre precisare che per leaziende farmaceutiche, ottenereuna nuova indicazione terapeuticaper un farmaco già in commercioè estremamente vantaggioso (intermini di tempo e di profitti):servono meno di 18 mesi contro gli8 anni che sono necessari perchéun farmaco passi dallo stadio diricerca in laboratorio al banco dellafarmacia.“Vincere la timidezza. Ora bastauna pillola. Timidi di tutto il mondole vostre sofferenze sono prossimealla fine”. Era l’incipit di un articolo(La Repubblica, 27.11.2001)che informava sulle possibilità dirimediare ai balbettii in pubblico, alrossore sulle guance, a inopportunesudorazioni, a tutte le manifestazionitipiche della timidezza. La pillolacui il quotidiano faceva riferimentoera un antidepressivo (la paroxetina)proposto per il trattamento di undisturbo, il disordine di ansia sociale,che è una forma di timidezzapatologica molto rara. A giudicareda quanto è successo in altri paesie dallo spazio che in quegli anni lastampa ha dedicato al tema, parevascoppiata una epidemia di timidezzaa livello planetario. L’arcano è spiegatodal fatto un’agenzia di pubblicherelazioni aveva orchestrato unacampagna di informazione ad hocsui giornali, radio e tv. La manovradi creare nuove malattie per vecchifarmaci ancora una volta aveva colpitonel segno e c’era chi se ne vantavacome il responsabile marketingdella ditta produttrice: “<strong>Il</strong> sogno ditutti noi è trovare un mercato nonancora identificato e svilupparlo. Èciò che siamo stati capaci di fare coldisturbo di ansia sociale” (WashingtonPost, 1.9.2002).In una sorta di “rimappazione”nosologica delle emozioni, dal disturbodi ansia generalizzata si èpresto passati al disordine di ansiasociale, al disordine da stress posttraumatico(un disturbo molto raroche interessa i veterani di guerra ele vittime di traumi violenti), perarrivare al disordine di shoppingcompulsivo, una sorta di frenesiaincontrollabile a comprare, di coniorecente. “Disorders made to order”(Disturbi costruiti su ordinazione)li chiamava la rivista americanaMother Jones nell’agosto del 2002.Ogni azienda farmaceutica produttricesi è ritagliata per il proprio antidepressivouna sindrome su misura:il disordine disforico premestruale,le vampate di calore della donnein menopausa, i disordini di ansiaalimentare. Questa “epidemiologiacreativa” non ha confini. Quale saràla prossima?La disfunzione sessuale femminileSi è partiti dall’assunto semplicisticoche nelle donne isterectomizzateProvincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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