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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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ma si assiste sempre più spesso atentativi di aggirare questo divieto“spacciando” per informazioni alpaziente quelle che in realtà sonoinformazioni promozionali. In questodocumento viene evidenziatacon forza la necessità di una chiaradistinzione fra informazione <strong>sanitaria</strong>e promozione.L’industria farmaceutica non puòessere una fonte di informazioni affidabilee sicura: pensare che questapossa essere vera informazione èingenuo, e confondere propagandacon informazione è un errore.Al contrario, sarebbe invecenecessario limitare l’influenza dell’industriasia sui pazienti che suimedici, migliorando l’utilizzo deifarmaci con informazioni attendibili,indipendenti e comparative inmodo da mettere i pazienti, e i cittadiniin generale, nelle condizionidi fare scelte consapevoli.Perché mai ci si dovrebbe sedereallo stesso tavolo dell’industria persviluppare una informazione direttaai pazienti? I professionisti cheoperano nel campo della salute, iconsumatori e le associazioni indipendentidei pazienti, le autoritàsanitarie non hanno certo avutobisogno dell’industria farmaceuticaper creare canali informativiindirizzati ai pazienti. In Europa,così come in molti altri Paesi extraeuropei,oggi sono disponibiliper il pubblico qualificate fonti diinformazione.Le ditte produttrici confidanomolto sul fatto che verrà loro concesso,in un prossimo futuro, dipubblicizzare i loro farmaci direttamenteai cittadini (o se questonon sarà possibile, altre formedi comunicazione che comunque“scavalchino” il medico): le varieagenzie di marketing stanno giàorganizzando seminari su comeutilizzare al meglio questa nuovaopportunità commerciale come fiorentefonte di guadagno.Questa intraprendenza delle dittedovrebbe orientarsi più utilmenteverso quanto stanno già facendo eche potrebbe essere fatto meglio,a partire dalla redazione di schedetecniche adeguate e di fogliettiillustrativi dedicati espressamenteal paziente.La soluzione esiste ed è piùsemplice di quanto si possa pensare:definendo criteri di registrazione deifarmaci che tengano conto della lororeale capacità di segnare un progressorispetto a quelli già presentisul mercato.Questo stimolerebbe la competitivitàtra le industrie farmaceutiche:sarebbe in questo casoil “mercato” a premiare i farmacimigliori, quelli che offrono un realevantaggio terapeutico. Rispetto allaquasi totalità delle attuali pseudonovitàe di farmaci me too (copiedei precedenti), questi farmaci nonavrebbero bisogno di grandi sforzipromozionali, avendo nella lorostessa capacità di rispondere aiproblemi di salute insoluti la forzaper prevalere sugli altri.BIBLIOGRAFIA[1] Informazione sui farmaci, n.12007, Bimestrale edito da Fcr,Reggio Emilia. Associato ISDB.123Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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