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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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non ha nessuna sintassi adeguataper definire in un modo chenon sia ambiguo la natura dellerelazioni;5. tutti gli scambi di comunicazionesono simmetrici o complementari,a seconda che siano basati sull’uguaglianzao sulla differenza.Al fine di accostare alcuni casivissuti nella quotidianità ai singoliassiomi del processo di comunicazione,analizzerò quattro di questiassiomi, definendoli “caratteristichedel processo di comunicazione”.Prima caratteristica“Non si può non comunicare”, nelsenso che non esiste un non-comportamento.Per esempio, se due operatori si“fermano” lungo il corridoio di unreparto per “tentare” di condividerealcune informazioni, è chiara lavolontà di entrambi di trovarsi untempo e uno spazio (seppur non deltutto adeguato) per trasmettersi unmessaggio. Di contro, se duranteuna riunione d’èquipe, mentre unoperatore del gruppo sta esprimendole proprie emozioni o sta discutendodi un argomento, altri operatorisbuffano, guardano altrove o scrivonodi altro nelle cartelle, emergelo scarso interesse da parte deglistessi nei confronti di ciò che stamanifestando colui che parla, il quale,molto probabilmente, cambieràdiscorso o interromperà ciò che stadicendo.Seconda caratteristica“Ogni comunicazione ha un aspettodi contenuto e un aspetto di relazione[…]”. <strong>Il</strong> contenuto trasmetteinformazione e la relazione trasmetteil tipo di messaggio che devepassare. Mediante le parole vengonotrasmesse delle informazioni e coni segnali del corpo vengono date“informazioni alle informazioni”.I due aspetti coesistono e sonocomplementari in ogni messaggio.Una comunicazione è tanto più sanaquanto più l’aspetto relazionalerecede sullo sfondo.Se, per esempio, due operatoristanno discutendo, uno potrebberivolgersi all’altro dicendo: “Sarebbestato meglio che tu l’avessi fatto”,oppure dicendo: “Dovevi farlo”. Inentrambe le comunicazioni il contenutoche emerge è il medesimo: inquella data situazione sarebbe statoopportuno compiere una determinataazione, che non è stata fatta.L’utilizzo del verbo al condizionale(“sarebbe”) anziché all’imperativo(“dovevi”) fa presupporre inveceun aspetto di relazione diverso, piùpacato nel primo esempio (suggerimento),categorico nel secondoesempio (imposizione).Secondo il concetto che una comunicazioneè tanto più sana quantol’aspetto relazionale recede sullosfondo, dobbiamo porre attenzionea che non vi sia una”eccessiva”amicizia anche al di fuori dell’ambientelavorativo: se così fosse, idue operatori potrebbero tendere acoalizzarsi anche in situazioni noncorrette.Di contro, se fosse prevalenteun sentimento di antipatia, probabilmenteuno dei due operatoricoinvolti tenderà a reputare sbagliatociò che consiglia l’altro, e a farel’esatto contrario.67Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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