<strong>Il</strong> <strong>destinatario</strong> dell’informazione <strong>sanitaria</strong>36[10] Un saggio interessante, da cuiabbiamo preso molti spuntie a cui invitiamo per un approfondimento,è il testo diPetrosino Silvano, Babele. Architettura,filosofia e linguaggiodi un delirio, <strong>Il</strong> Melangolo,Genova, 2003.[11] “1. Tutta la terra aveva unasola lingua e le stesse parole.2. Emigrando dall’oriente gliuomini capitarono in una pianuranel paese di Sennaar e visi stabilirono. 3. Si dissero l’unl’altro: Venite facciamoci mattonie cuociamoli al fuoco. <strong>Il</strong>mattone servì loro da pietra e ilbitume da cemento. 4. Poi dissero:Venite, costruiamoci unacittà e una torre, la cui cimatocchi il cielo e facciamoci unnome, per non disperderci pertutta la terra. 5. Ma il Signorescese a vedere la città e latorre che gli uomini stavanocostruendo. 6. <strong>Il</strong> Signore disse:Ecco, essi sono un solo popoloe hanno tutti una lingua sola;questo è l’inizio della loroopera e ora quanto avrannoin progetto di fare non saràloro impossibile. 7. Scendiamodunque e confondiamo la lorolingua, perché non comprendanopiù l’uno la lingua dell’altro.8. <strong>Il</strong> Signore li disperse di là sututta la terra ed essi cessaronodi costruire la città. 9. Perquesto la si chiamò Babele,perché là il Signore li dispersesu tutta la terra.” Gen. 11, 1-9Traduzione tratta dalla versioneufficiale della CEI (i corsivisono nostri).[12] Ippocrate, Opere, a cura diMario Vegetti, Utet, Torino,1996. D’ora in avanti semplicemente:Ippocrate, Opere,seguito dall’opera in oggettoe la numerazione di paginadel testo sopra citato. “[…]definirò ciò che ritengo esserela medicina: in prima approssimazione,liberare i malatidalle sofferenze e contenere laviolenza delle malattie, e noncurare chi è ormai sopraffattodal male, sapendo che questonon può farlo la medicina.”Arte I, 3 (pp. 461-2). “Descrivereil passato, comprendere ilpresente, prevedere il futuro:questo è il compito. Tenderenelle malattie a due scopi:giovare o non essere di danno.L’arte ha tre momenti, la malattiae il malato e il medico.<strong>Il</strong> medico è ministro dell’arte:si opponga al male il malatoinsieme con il medico.” Epidemie,Libro I, 11; (pp. 328).[13] Per uno studio relativo ai tipidiversi di sapere e alla loroperfezione rimando al libro VIdi Aristoele, Etica a Nicomaco,su cui più tardi torneremo. Unlavoro recente, interessanteper quanto concerne l’identitàepistemologica del saperemedico si trova in PellegrinoE. Thomasma D., A PhilosophicalBasis of medical Practice,Oxford University Press, NewYork-Oxford, 1981 (in particolarealle pagine 119-152).[14] Per una contestualizzazionestorica della medicina ippocraticae uno studio approfon-Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24
dito della sua peculiare formamentis rimando al saggiointroduttivo di Mario Vegettiin Ippocrate, Opere, A curadi Mario Vegetti, Utet, Torino1996 (1 ed. 1965) e a LainEntralgo Pedro, La medicinahipocrática, Alianza Universidad,Madrid, 1987.[15] Si veda per esempio: ScandellariCesare, La diagnosiclinica. Principi metodologicidel procedimento decisionale,Masson, Milano, 2005.[16] Sulla crisi delle professioni rimandoa Diego Gracia Guillen,“La ética de las profesiones<strong>sanitaria</strong>s”, in Como arquerosal blanco. Estudios de bioética,Triacastela, Madrid, 2004.[17] Si veda per esempio il saggio diDiego Gracia Guillen, “Los finesde la medicina en el umbral delsiglo XXI”, in Como arqueros alblanco, Editorial Triacastela,Madrid, 2004, (pp. 79-91).[18] Si veda a tal proposito nellamiscellanea curata da AmedeoSantosuosso, <strong>Il</strong> consenso informato.Tra giustificazione per ilmedico e diritto del paziente,Raffaello Cortina, 1996, il saggiodi Tamburini, “Dalla informazionealla comunicazione”.[19] Si legga per esempio, a propositodel concetto di agire comunicativo,Jurgen Habermas,Teoria dell’agire comunicativo,(trad. di P. Rinaudo), <strong>Il</strong> Mulino,Bologna, 1986.[20] Alcune osservazioni interessantisi possono ritrovarenell’approccio psicologico. Siveda per esempio: AA.VV., Laprogettazione sociale. Quadernidi animazione e formazione.Suppl. al n. 10/2005 diAnimazione sociale, GruppoAbele, Torino, 2005; insiemea Manoukian Franca Olivetti,Re-immaginare il lavoro sociale.Appigli per una nuova progettualità.Suppl. al n. 1/2005 diAnimazione sociale (i Geki),Gruppo Abele, Torino, 2005.[21] H.G. Gadamer, Verità e metodo,Bompiani, Milano, 1983 (pp.414-418).Paolo Dordoni è Dottore di ricerca inFilosofia e Bioeticista37Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24