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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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<strong>Il</strong> <strong>destinatario</strong> dell’informazione <strong>sanitaria</strong>48Europa, almeno per ora, è vietata).<strong>Il</strong> risultato è stato più credibile diquanto si pensi. “La cosa che mi hacolpito di più è che molte personenon si sono rese conto della parodiao della satira”, ha commentatouna delle ideatrici della campagna.Notizie serie sull’Havidol sono statetrovate in molti siti dedicati ai disturbida panico e d’ansia, a riprovadi quanto sia semplice convincere lepersone di essere malate e di averbisogno di medicine.Giocando la carta dell’ironia,lo scorso anno anche il British MedicalJournal aveva denunciato lascoperta di una nuova malattia, lasindrome da deficit motivazionale,una forma di apatia sottodiagnosticatae sottotrattata, potenzialmentemortale nei casi più gravi nei qualichi ne soffre smette di respirare permancanza di stimoli. Alcuni giornali,anche in Italia, avevano preso sulserio la notizia senza prestare troppaattenzione al fatto che lo scopritoredi questa nuova malattia era il dott.Leth Argos e il farmaco proposto percurarla, efficace e ben tollerato, sichiamava Indolebant.Per limitare gli eccessi dellamedicalizzazione, la satira, anchese corrosiva, non è sufficiente. Serveun progetto organico, di lungo respiro,che sappia cerare una nuovacultura <strong>sanitaria</strong>. “I venditori dimalattie divorano la fiducia in noistessi e nella nostra capacità di farfronte alle normali difficoltà dellavita”. Serve, prima di tutto, chea livello politico si comprenda ilfenomeno del disease mongering,in quanto responsabile dell’aumentoesponenziale dei consumi e dellaspesa per farmaci (oltre che dei loroeffetti iatrogeni), è una minacciaper i sistemi sanitari pubblici eper la solidarietà sociale che essirappresentano.Nel settembre 2007 viene presentataal Parlamento Europeo unaproposta di legge in cui è previstala possibilità, da parte delle ditte,di pubblicizzare i farmaci da prescrizionedirettamente al paziente.Di fronte al rischio, reale, che il diseasemongering venga legalizzato,qual è la posizione delle autoritàsanitarie, dei medici, dei farmacisti,dei cittadini, dei rappresentantidei malati? Se la satira rimarrà lanostra unica arma, in futuro saremocostretti a denunciare situazioni dimedicalizzazione ben più allarmantie diffuse.BIBLIOGRAFIA[1] Satolli R. “Prevenzione e industriadella salute”, in TombesiM. Prevenzione nella PraticaClinica. Torino: UTET, 2006(99-120).[2] Satolli R. Campagne di prevenzione:una guida all’uso. www.partecipasalute.it, 20.10.2005.[3] Moynihan R et al. “Selling sickness:the pharmaceutical industryand disease mongering”,in BMJ 2002; 324: 886-91.[4] Disease mongering. www.plosmedicine.org,11 articles inApril 2006 issue.[5] Grassi M. “Campagne subdoleper intrappolare malati immaginati”,in Occhio Clinico 2002;8: 38-41.Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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