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Il destinatario dell'informazione sanitaria - Trentino Salute

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Ma nonostante questi progressivi è nella gente un senso dicrescente insoddisfazione per lapratica della medicina. Tra le suecause:– le aspettative illusorie generatenel profano dalla presentazionein termini a volte irrealistici deiprogressi scientifici e tecnologici;– la sensazione di insufficienza elentezza avvertita nell’applicazionedi nuove conoscenze e dinuove tecniche;– la sensazione di disorganizzazione(spesso reale, anchese a volte condizionata dallacomplessità dei problemi) nellaimpostazione del lavoro e nellagestione delle risorse, con sprechidi tempo e di risorse spessoevidenti anche al profano; ilquale d’altra parte è poco portatoa comprendere la dura realtàdella limitatezza delle risorse.La complessità, caratteristicaormai dei sistemi sanitari, la ritroviamoin qualsiasi gruppo dilavoro, generalmente compostoda persone che hanno in comuneuna base di abilità e conoscenzeprofessionali e tecniche, ma conuna diversificazione di esperienze,abilità e ruoli professionali. Questadiversificazione, mentre arricchiscele risorse del gruppo, fa sì che unsingolo operatore possa assumerein una determinata situazione decisioninon equivalenti a quelle cheassumerebbe un suo collega.È ben vero che l’elaborazionedi un consenso intorno a lineeguidae l’apporto degli strumentiinformatici hanno facilitato l’adozionedi comportamenti comuni,collaudati da esperienza e ricerca.<strong>Il</strong> briefing e la discussione su casiclinici complessi sono ormai prassiin molti reparti, ma l’attenzione viè focalizzata sugli aspetti clinicotecnologicie sull’applicazione dilinee guida.Vi sono però momenti, o reparti,in cui l’oggetto dell’attività delgruppo di lavoro implica decisioniad alto contenuto di responsabilitàsul piano umano e sociale o la necessitàdi adottare comportamentio esprimere valutazioni che possonorisultare opinabili.L’osservazione di quanto sisvolge nel campo della nostra sanità(con l’eccezione di strutturespecificamente dedicate) dimostrache sono rari gli incontri di riflessionee l’analisi della condivisionesu questi aspetti umani, sociali,familiari o assistenziali, in pazientiin condizioni critiche terminali ocon prognostico oscuro.L’occasione immediata per occuparmidell’argomento della condivisionedelle valutazioni e delledecisioni nell’ambito di un gruppodi lavoro è venuta dalla discussione,nella Commissione di Bioeticadell’Ordine dei Medici di Trento, suicomportamenti del nostro mondosanitario di fronte al soggetto ingrave sofferenza, fatalmente ingravescenteo terminale. Ascoltandole esperienze di operatori (medici enon medici) impegnati in strutturee servizi con pazienti critici (rianimazione,cure palliative, strutture dilungodegenza con maggior carico dipazienti dementi o terminali, servi-71Provincia Automa di Trento - Punto Omega n. 24

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