Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

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urbana dell'Aquila e del fondovalle del fiume Aterno realizza condizioni favorevoli ad una notevole diffusione insediativa. La popolazione residente all’interno dell’area di studio ammonta a ... unità (dati ISTAT 1991). Ad esclusione dei maggiori comuni di Montorio al Vomano e di Isola del Gran Sasso, gli altri abitati, specialmente quelli in provincia de L'Aquila, sono generalmente ridotti ad un numero esiguo di residenti: il 25% dei comuni ha meno di 500 abitanti, il 30% ha meno di 1000 abitanti, il 33% ha meno di 2500 abitanti (Tab. 17). Nei riguardi delle infrastrutture ricettive la situazione rispecchia la distribuzione della popolazione e degli impianti turistici esistenti. Anche in questo caso esiste un notevole squilibrio nella distribuzione della ricettività alberghiera con il 50% dei posti letto a L'Aquila (e quindi non molto vicini alle aree più attrezzate turisticamente o più interessanti dal punto di vista naturalistico) - Vedi Tab. 23. 3. - Le attività produttive Per le attività economiche attualmente presenti nell’area di interesse si fa riferimento ad alcuni dati elaborati dal CRESA (Centro Regionale di Studi e Ricerche Economicosociali) 98 , che comprendono nell’analisi sia il territorio del Gran Sasso che quello dei Monti della Laga. Nel lavoro citato si evidenzia come l’attività zootecnica, sebbene sensibilmente ridimensionata, ricopra ancora un ruolo di primaria importanza nel territorio del Gran Sasso - Laga, in particolare nel settore dell’allevamento ovino. Dal 4° Censimento Generale dell’Agricoltura 99 risulta una consistenza di circa 230.000 capi ovini, pari alla metà del patrimonio regionale, utilizzati sia per la produzione di latte che di carne. Pressochè ininfluente sul piano economico è invece il settore artigianale, nel momento in cui l’abbandono massiccio della montagna ha messo in crisi anche le antiche e tradizionali forme di lavorazione del ferro battuto e del legno, prevalentemente volte alla produzione di oggetti di arredamento e di uso quotidiano. Alcuni episodi di artigianato locale sopravvivono ancora in qualche centro della montagna e riguardano la lavorazione della pietra (Frattoli) o del legno (Arischia). L’unica eccezione in questo panorama di impoverimento del settore è rappresentata dalla produzione ceramica che ha in Castelli un centro di rinomanza internazionale con 51 unità locali di produzione della ceramica artistica, di cui 41 a carattere artigianale (banca dati CERVED). Sempre lo stesso studio CRESA citato rileva come nell’area del parco siano presenti in totale 1227 imprese con 6.600 addetti, ma che solo in minima parte possono ritenersi occupati in attività di lavorazione di prodotti locali, considerando che le imprese ricadenti in questa categoria sono in numero estremamente limitato ed in particolare tre caseifici, tre segherie, una azienda di tessitura e 11 laboratori di lavorazione delle carni. 98 Si veda al proposito: Fiocco S.: Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. L’evoluzione di un sistema economico-territoriale. Congiuntura Economica Abruzzese, anno XV, n.2, CRESA, L’Aquila 1992. 99 ISTAT: Caratteristiche strutturali delle aziende agricole. 4° Censimento Generale dell’Agricoltura, 1991. 114
L’attività industriale si è sviluppata del tutto ai margini del parco, in corrispondenza delle valli del Vomano e dell’Aterno e ha le sue principali concentrazioni in Montorio al Vomano e all’Aquila. Delle potenzialità turistiche parliamo dettagliatamente nel capitolo specifico, ma si può comunque ancora attingere qualche informazione dalla ricerca CRESA, secondo la quale la forma turistica che provoca i maggiori effetti sul piano economico è rappresentata dallo sci, con un movimento annuo (stimato al 1991) di circa 70.000 persone nel bacino di Campo Imperatore servito dalla Funivia, 30.000 in quello di Prati di Tivo-Pietracamela e 8.000 in Prato Selva-Fano Adriano. A questo movimento turistico attivo si deve aggiungere un imprecisato contingente di presenze per la pratica dello sci di fondo e un cospicuo flusso turistico di carattere religioso concentrato sul Santuario di S.Gabriele di Isola del Gran Sasso. 4 - Stato attuale della pianificazione comunale Tutte le informazioni relative allo stato della pianificazione urbanistica esistente alla data del 01-06-1992, sono state raccolte negli Uffici Urbanistici Provinciali di Teramo e L'Aquila, e da informazioni dirette per i comuni della provincia di Pescara . La gestione del territorio viene realizzata in gran parte tramite i Piani Regolatori Generali o Esecutivi (26 comuni su 36) rispetto ai Programmi di fabbricazione ancora presenti in 9 comuni. TAB. 18 - STRUMENTI URBANISTICI IN VIGORE (Dicembre 1994) Provincia di Pescara Comunità montana Zona "I", Vestina BRITTOLI P.R.G. CARPINETO DELLA NORA P.R.G. CIVITELLA CASANOVA P.R.G. FARINDOLA P.R.G. MONTEBELLO DI BERTONA P.R.G. VILLA CELIERA P.D.F. Provincia di Teramo Comunità montana Zona "O", Gran Sasso ARSITA P.D.F. CASTELLI P.R.G. COLLEDARA P.D.F. CROGNALETO P.R.E. FANO ADRIANO P.R.G. ISOLA DEL GRAN SASSO P.R.G. MONTORIO AL VOMANO P.R.G. PIETRACAMELA P.D.F. TOSSICIA P.R.E. Provincia dell'Aquila Comunità montana Zona "A", Amiternina BARETE P.R.G. CAGNANO AMITERNO P.R.G. CAMPOTOSTO P.D.F. CAPITIGNANO P.R.G. L'AQUILA P.R.G. MONTEREALE P.R.G. PIZZOLI P.D.F. 115
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