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Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

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Potrebbe risultare proponibile una ipotesi di “zonazione tematica”, che venga a<br />

caratterizzare modalità di uso e di trasformazione degli spazi territoriali con riferimento<br />

ai singoli aspetti della idrogeologia, della biologia, della storia e della cultura.<br />

In realtà, infatti, le modalità di uso compatibile di una certa porzione territoriale<br />

variano notevolmente in relazione ai caratteri ambientali che la porzione medesima<br />

presenta.<br />

Un disegno zonale tematico, <strong>nel</strong> quale ogni branca disciplinare coinvolta viene<br />

non solo a definire l’entità e la localizzazione degli aspetti ambientali, bensì anche a<br />

proporre una articolazione zonale relativa a quegli aspetti, nonchè la normativa d’uso<br />

di base per la loro specifica <strong>tutela</strong>, potrebbe risultare maggiormente efficace ai fini di<br />

una più attendibile graduazione delle possibilità di trasformazione territoriale e,<br />

viceversa, delle esigenze di conservazione.<br />

Una ulteriore considerazione che viene di esprimere concerne la dibattuta<br />

"perimetrazione" dei parchi, che in occasione dei recenti provvedimenti ministeriali non<br />

ha mancato di sollevare obiezioni 35 .<br />

Mentre generalmente non ci sono dubbi sulla configurazione dei nuclei naturalistici<br />

di un <strong>parco</strong>, ovvero di quegli spazi che per le loro caratteristiche giustificano la<br />

presenza del <strong>parco</strong> stesso, diviene ben piu' difficoltoso determinare quella linea che<br />

demarca il <strong>parco</strong> rispetto al territorio esterno "non <strong>parco</strong>" e che dovrebbe riconoscere<br />

un gap lievissimo di importanza ambientale tra zone adiacenti.<br />

Spesso, e non solo in sede di delimitazione provvisoria e preliminare, vengono<br />

chiamati ad risolvere questo interrogativo alcuni elementi sovrapposti sul territorio<br />

dall'azione umana: strade, sentieri, margini urbanizzati etc..<br />

Ferma restando la validità di metodologie finalizzate alla determinazione di livelli<br />

complessivi di qualità ambientale significativa delle unità territoriali 36 , la conoscenza<br />

delle interazioni tra le diverse parti del territorio fornirebbe un supporto ben piu'<br />

sostanziale alla operazione di perimetrazione.<br />

Si avrebbe modo in particolare di individuare fino a che distanza dal "cuore<br />

naturale" del <strong>parco</strong> si irradiano i legami ecosistemici e i collegamenti storici<br />

permettendo, se e' consentito il termine, di "isolare" un contorno dal contesto<br />

circostante che, se e' pur sempre un procedimento discutibile sul piano ideologico, e'<br />

comunque richiesto dall'attuale impostazione procedurale e normativa.<br />

35 ROMANO B., Il coraggio di entrare <strong>nel</strong> <strong>parco</strong>. OASIS anno VIII, n.11, Musumeci Ed., Milano 1992.<br />

36 La Marca O, Bertani R., Morgante L., Oradini A.: Sui criteri per la perimetrazione delle aree protette in Italia.<br />

Parchi, Rivista del Coordinamento Nazionale dei parchi, 21, Pisa 1994.<br />

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