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Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

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Riserva integrale;<br />

Riserva guidata;<br />

Riserva controllata;<br />

Da questa rassegna di esempi, che hanno preso in considerazione sia dei parchi<br />

nazionali di grande rilevanza, sia delle aree protette di portata regionale, e' possibile<br />

rendersi conto abbastanza esaurientemente di come lo schema zonale abbia trovato<br />

applicazione diffusa su scala nazionale, riproponendosi costantemente, in forma sempre<br />

simile, con qualche isolata digressione, in una vasta gamma di circostanze naturalistiche,<br />

ambientali e morfologiche.<br />

Del resto l'esame di alcune produzioni legislative regionali conferma la presenza di<br />

una cadenza normativa pressoche' analoga su tutto il territorio nazionale.<br />

Ne sono esempi la legge quadro della Regione Emilia Romagna (L.R. 2.4.88<br />

n.11) 18 , il Piano Quadro del Sistema Parchi della Regione Umbria, approvato <strong>nel</strong><br />

1990 19 , la legge regionale della Regione Liguria (L.R. 12.9.77, n.40), la leggequadro<br />

abruzzese (L.R. 20.6.80, n.61).<br />

La stessa legge quadro nazionale sulle aree protette, l. 6.12.1991, n.394,<br />

propone ancora una modalità di organizzazione della <strong>tutela</strong> ambientale attraverso la<br />

zonazione distinguendo quattro ambiti di <strong>tutela</strong> (Art.12, punto 2) 20 :<br />

a) Riserve integrali;<br />

b) Riserve generali orientate;<br />

c) Aree di protezione;<br />

d) Aree di promozione economica e sociale<br />

18 Per un panorama sulla pianificazione dei parchi <strong>nel</strong>la Regione Emilia Romagna si veda: Rosini R..,Vecchietti<br />

S.: La pianificazione dei Parchi regionali. INU, Sezione Emilia Romagna, Alinea Ed., Firenze 1994.<br />

19 Commissione delle Comunita' Europee, Regione dell'Umbria, Piano quadro del sistema parchi-ambiente<br />

della Regione Umbria, Vol.I, rapporto generale, Battelle, Cles, Ecoter, Nomisma, RPA, Perugia 1989. In questo<br />

caso viene utilizzato uno schema zonale elaborato in ambito CEE che prevede una zona A - Area <strong>dell'ambiente</strong><br />

naturale, una zona B - Area <strong>dell'ambiente</strong> semi-naturale, una zona C - Area <strong>dell'ambiente</strong> agrario, e una zona<br />

D - Area <strong>dell'ambiente</strong> urbano.<br />

20 a) Riserve integrali, <strong>nel</strong>le quali l’ambiente naturale è conservato <strong>nel</strong>la sua integrità;<br />

b) Riserve generali orientate, <strong>nel</strong>le quali è vitetato costruire nuove opere edilizie, ampliare le<br />

costruzioni esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio. Possono tuttavia essere consentite le<br />

utilizzazioni produttive tradizionali, la realizzazione delle infrastrutture strettamente necessarie, nonchè interventi<br />

di gestione delle risorse naturali a cura dell’ente <strong>parco</strong>. Sono altresì ammesse opere di manutenzione delle<br />

opere esistenti, ai sensi delle lettere a) e b) del primo comma dell’art. 31 della legge 5 agosto 1978, n.457.<br />

c) aree di protezione, <strong>nel</strong>le quali, in armonia con le finalità istitutive ed in conformità ai criteri<br />

generali fissati dall’ente <strong>parco</strong>, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di<br />

agricoltura biologica, le attività agrosilvopastorali nonchè di pesca e raccolta di prodotti naturali, ed è<br />

incoraggiata anche la produzione artigianale di qualità. Sono ammessi gli interventi autorizzati ai sensi delle<br />

lettere a), b), e c) del primo comma dell’Art.31 della citata legge n.457 del 1978, salvo l’osservanza delle<br />

norme di piano sulle destinazioni d’uso.<br />

d) aree di promozione economica e sociale, facenti parte del medesimo ecosistema, più estesamente<br />

modificate dai processi di antropizzazione, <strong>nel</strong>le quali sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive<br />

del <strong>parco</strong> e finalizzate al miglioramento della vita socio-culturale delle collettività locali ed al milgior<br />

godimento del <strong>parco</strong> da parte dei visitatori.<br />

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