Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco
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Impresa particolarmente ardua (ma suggestiva ed i<strong>nel</strong>udibile) è la presentazione e la<br />
descrizione del vero cuore pulsante della transumanza: la masseria. La masseria, è stato<br />
scritto, "prima di essere fisico, opificio,è l'insieme delle attività degli uomini, degli<br />
animali e delle cose che il massaro dirige" (in "Omaggio al Gran Sasso", p. 194).<br />
Caratteristica della masseria è la rigida gerarchia in cui si fondono paternalismo e<br />
divisione dei ruoli e del lavoro.<br />
Se a livello di cultura materiale è agevole pensare ad una ricostruzione dei luoghi, degli<br />
oggetti e persino delle lavorazioni, problematico ci appare il tentativo di ricostruire con<br />
la stessa immediatezza il clima psicologico, la cultura, le relazioni esistenti in<br />
quell'universo chiuso, improntato alle leggi non scritte del patriarcato, che è la masseria.<br />
Nonostante ciò esiste un'ipotesi che si prefigge di penetrare anche all'interno del<br />
microcosmo pastorale, procedendo alla ricostruzione della mentalità attraverso il<br />
recupero di epistolari, di atti processuali, di testimonianze orali, di leggende, di canti e<br />
di altre forme, artistiche o meno, di espressione diretta.<br />
Lavoro paziente ed esteso è quello che concerne i tratturi: gli itinerari, i culti (dall'Ercole<br />
pagano ai santi cristiani) ed i luoghi ad essi legati, i rapporti con le economie e le culture<br />
atttraversate dal viaggio, l'organizzazione e la strutturazione della "morra".<br />
Non trascurabile infine la descrizione dell'allevamento e della cultura materiale ad esso<br />
legata. Si deve partire da una base architettonica (lo stazzo) per arrivare agli oggetti ed<br />
alle fasi di lavorazione legati allo sfruttamento della bestia (mungitura utilizzo del latte,<br />
tosatura, macellazione), fino ad una conclusione che non può che riguardare gli animali,<br />
da quelli sussidiari (cavallo, cane, mulo, capra) a quello costitutivo, fondante: la pecora,<br />
con la varietà delle sue razze, dei suoi comportamenti, delle sue evoluzioni (determinati<br />
dagli incroci e dall'introduzione di nuove razze), delle sue malattie, delle sue oscillazioni<br />
(legate al prezzo ed al tipo di richiesta del consumatore) sul mercato. Anche il<br />
consumatore, non dimentichiamolo, entra <strong>nel</strong>la storia della pastorizia e con lui entrano<br />
le grandi evoluzioni del costume, gli sviluppi dei commerci e delle tecnologie industriali.<br />
Volta a volta la pecora è mera portatrice di lana, fornitrice di carne, procreatrice di<br />
ag<strong>nel</strong>li e di latte da formaggio, determinando vari tipi di economia che condizionano il<br />
paesaggio e gli insediamenti.<br />
Se sono vere queste situazioni diviene notevolmente difficile <strong>nel</strong>lo spazio di un saggio<br />
rilevare l'evoluzione, le mutazioni, le trasformazioni storiche del paesaggo così come si<br />
son venute determinando <strong>nel</strong> corso dei tempi lunghissimi che vanno dalla preistoria ai<br />
nostri giorni.<br />
Poco si può dire sulla preistoria relativamente e all'Abruzzo in genere e al gran Sasso i<br />
particolare per quanto riguarda la transumanza.<br />
Dice V. D'ercole (1)<br />
Schematizzando si può tentare di riassumere intorno ad alcuni capisaldi la situazione<br />
dell'Abruzzo durante il neolitico: strategia agricola (soprattutto negli orizzonti Catignano<br />
e Ripoli) <strong>nel</strong>le aree costiere, sovrabbondanza di presenze archeologiche <strong>nel</strong>l'Abruzzo<br />
settentrionale (stato delle ricerche o effettivo livello demografico), limitata transumanza<br />
verticale; utilizzo delle conche interne (Fucino, Sulmona, Navelli,) da parte di comunità<br />
meno numerose e maggiormente dedite all'allevamento e alla caccia.<br />
Il terzo millennio (eneolitico o età del rame) sembra cambiare di poco il quadro sin qui<br />
tracciato, soprattutto per l'Abruzzo costiero. Si continua infatti ad abitare in villaggi di<br />
pianura di "tipo neolitico" e si continuano ad utilizzare le stesse grotte,probabilmente<br />
con gli stessi scopi. Compaiono numerosi oggetti (pugnali in selce da pennadomo,<br />
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