Progetto parco, tutela e valorizzazione dell'ambiente nel ... - Planeco

Tutto ciò trova un suo corrispettivo culturale nella nascita di una letteratura volgare
due-trecentesca abruzzese che si sviluppa per l'azione mediatrice e pragmatica dei
Benedettini in genere e dei Cistercensi in particolare che riescono a creare un nesso tra
cultura e popolo.
Se è vero pertanto che la storia delle terre abruzzesi è caratterizzata da una rilevata
atonia cittadina , è anche vero che i fermenti della regola cistercense, così determinanti
per uno sviluppo di iniziative e di attività anche di natura economica, penetrano nelle
zone interne degli Abruzzi e in alcuni casi costituiscono la base per le profonde
rivoluzioni come potrebbe essere quella della fondazione di una città. Vogliamo dire
appunto la fondazione dell'Aquila che avviene a metà del sec. XIII, qualche anno dopo
la morte di Federico II.
Non possiamo addentrarci nell'approfondimento del problema della fondazione di
questa "civitas nova" che determinerà un indotto notevolissimo sullo sfruttamento del
Gran Sasso, tanto da farci ipotizzare con molta verosimiglianza che proprio da quel
momento se ne sconvolge quanto meno a livello di versante sud la facies arborea. Non
possiamo addentrarci, come si diceva, in queste problematiche perchè si aprirebbe una
voragine storiografica non esplorabile, nei limiti che l'economia del lavoro ci impone. E'
certo un fatto: con la regolamentazione della transumanza che avverrà in forma
definitiva nel 1447 con la istituzione da parte di Alfonso I di Aragona della Dohana
menae pecudum Apuliae lo sfruttamento del Massiccio sarà sempre più ampio.
Altra voragine storiografica quella della Dohana. A noi interessava tuttavia dare, con
campionature mirate, soltanto il senso della evoluzione storica del territorio. Evoluzione
che quanti saranno chiamati a costituire il Parco dovranno tenere nella debita
considerazione in quanto da essa derivano economie e culture. Aspetti questi non
certamente secondari di un Parco modernamente inteso.
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